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Premier League, condanna esemplare per pirateria: tre anni per un uomo di Liverpool

Francesco Giovinazzo
In Ingilterra è stato arrestato un abitante inglese per aver caricato servizi di streaming illegali su dispositivi "Firestick"

La lotta contro la pirateria digitale nel calcio sta coinvolgendo diversi campionati, tra cui la Serie A e la Premier League. Recentemente, la Serie A ha lanciato un’iniziativa contro giganti del web come Google e Cloudflare, accusati di non fermare i siti che violano la legge. Ora arriva una notizia dalla Premier League, che ha inflitto una condanna esemplare per pirateria sportiva. Jonathan Edge, un uomo di 29 anni di Liverpool, è stato condannato a tre anni e quattro mesi di prigione. Edge aveva caricato servizi di streaming illegali su dispositivi "Firestick". Inoltre, ha ricevuto una pena aggiuntiva di due anni e tre mesi per aver utilizzato e guardato contenuti pirata. La sentenza è il risultato di un’azione legale della Premier League, sostenuta da FACT e dalla polizia del Merseyside. Edge pubblicizzava il suo servizio attraverso Facebook e il passaparola, offrendo streaming illegale in cambio di pagamenti in contante. Nonostante i numerosi avvertimenti, ha continuato l’attività illegale. Questo ha aggravato la sua condizione. Il giudice ha anche riconosciuto il danno subito dagli abbonati legittimi, vittime delle sue operazioni fraudolente.

Premier League, condanna esemplare per pirateria

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Kevin Plumb, General Counsel della Premier League, ha commentato la condanna: «La severa condanna inflitta a questa persona sottolinea ancora una volta la gravità delle sue azioni e ringraziamo la polizia del Merseyside per il supporto fornito durante tutto il caso. Continueremo a intraprendere azioni legali contro coloro che forniscono accessi non autorizzati al calcio della Premier League, indipendentemente dalla portata o modalità dell’operazione. Ignorare gli avvertimenti di fermarsi ha solo peggiorato le conseguenze. La vendita dei diritti di trasmissione sostiene il contributo economico della Premier League a tutto il sistema calcistico, e siamo soddisfatti che i tribunali abbiano nuovamente riconosciuto l’importanza di proteggere questi diritti con l’esito di questo caso. A prescindere dalla portata, continueremo a proteggere questi diritti indagando e perseguendo gli operatori illegali a tutti i livelli».