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Mourinho: «Lopetegui? Ho fatto come lui e ho vinto la Champions»

Redazione

MIAMI (USA) – Prima gli rovina il debutto sulla panchina del Real Madrid, sconfiggendolo sul campo con il suo Manchester United, poi corre in suo soccorso, benedicendo la decisione di firmare per la Casa Blanca a poche ore dal fischio...

MIAMI (USA) - Prima gli rovina il debutto sulla panchina del Real Madrid, sconfiggendolo sul campo con il suo Manchester United, poi corre in suo soccorso, benedicendo la decisione di firmare per la Casa Blanca a poche ore dal fischio d’inizio di Russia 2018. José Mourinho avvocato difensore dell’amico di lunga data Julen Lopetegui e, a sentire i solidi argomenti, c’è da credere che l’assoluzione sarà completa. «Quando ho firmato per il Real ero ancora all’Inter e ho vinto la Champions League», l’ammissione dello Special One. «Non sono stato meno professionale per questo». Chissà come ronzeranno le orecchie al presidente della Federcalcio iberica José Rubiales, che in simili frangenti, alla vigilia dei Mondiali, decise di cacciare in malo modo l’attuale tecnico merengues. Piena assoluzione al collega da parte di Mou anche per il primo scivolone del dopo Cristiano Ronaldo. «È ovvio che al Real mancherà molto Cristiano, ma il Real è più grande di qualsiasi giocatore. Questo, comunque, non era il vero Real, come il mio non era il vero Manchester United. Mancavano moltissimi giocatori, compreso il campione del mondo Varane. Non è il momento per dare giudizi».

LA PARTITA - A parziale giustificazione dei blancos anche la circostanza che il comunque più che sperimentale United che si presenta all’Hard Rock Stadium di Miami ha già nelle gambe le precedenti gare con il Milan, vittoria ai rigori dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, e Liverpool, desolante sconfitta per 4-1, mentre il Real è alla prima assoluta dell’erede di Zidane. Appena varcato il quarto d’ora i red devils sono già avanti con Alexis Sanchez, imbeccato dall’oggetto dei desideri del Napoli, Matteo Darmian. Una decina di minuti e il cileno ex Udinese serve ad Ander Herrera la palla del raddoppio. I campioni d’Europa, che in avanti si affidano alla nuova BBV, con Bale e capitan Benzema supportati dal diciottenne Vinicius, chiamato all’ingrato compito di non far rimpiangere troppo CR7, fissano il definitivo 2-1, prima dello scadere della prima frazione, con il centravanti lionese. Nel secondo tempo, tradizionale giostra dei cambi e il risultato non si schioda più. Si conclude con una vittoria l’avventura in International Champions Cup per lo United, mentre il Real ha ancora tempo per riscattarsi nelle prossime sfide con Juventus e Roma, utili ai blancos per iniziare a preparare la Supercoppa d’Europa di Ferragosto, dove sono attesi dai cugini dell’Atletico Madrid. Corriere dello Sport.