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Chelsea, Koulibaly: “In Italia ho subito razzismo come Lukaku, lo sostengo”

Koulibaly
Kalidou Koulibaly approfitta dell'intervento alla BBC per parlare di temi delicati quali il razzismo e il Ramadan. Questo il suo racconto

Giovanni Pietropaolo

L'ex difensore del Napoli Kalidou Koulibaly ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi della BBC sul razzismo, sul ramadan e sul suo Chelsea. Queste le parole.

Chelsea, Koulibaly: "La società non è come i pochi stupidi che fanno razzismo"

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Di seguito le dichiarazioni dell'ex Napoli alla BBC: "Sappiamo che Lampard qui è una leggenda e ha già allenato metà della squadra. La situazione è così per il momento, ma in allenamento ha detto che ci sosterrà fino alla fine e ci aiuterà a uscire da questo periodo. Sappiamo che la dinamica da affrontare è difficile per tutti, società, allenatore e tifosi compresi, ma daremo tutto per superarla e renderli felici. Il nostro primo obiettivo è vincere le partite e rendere felici i nostri tifosi. Sul licenziamento di Potter? Credo che tornerà presto ad allenare. È un bravo allenatore e una brava persona: mi ha aiutato molto. È vero che ho avuto momenti difficili quando sono arrivato qui per la prima volta al Chelsea, ma il suo staff è stato davvero importante e ci ha aiutato molto. Mi dispiace per lui ma fa parte del lavoro. Spero che avrà un bel futuro, ma ora siamo tutti concentrati sul Chelsea e Frank Lampard. Sul Razzimo?"Non so perché continui a succedere. Ci sono alcune persone stupide che pensano di poter fare quello che vogliono. La società non è così e io dico a Romelu, io sono con lui. Conosco questa sensazione, è successo anche a me ed è davvero brutto. Dobbiamo essere orgogliosi di lui, orgogliosi di quello che ha fatto. Non ha mancato di rispetto a nessuno e ha semplicemente espresso i suoi sentimenti in quel momento. Per me è stato bello. Forse gli altri hanno percepito che fosse contro di loro, ma hanno compiuto azioni stupide contro di lui. Mi dispiace per lui, ma tutti sono con lui e lo sosterremo sempre".

Sul Ramadan

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"Durante il Ramadan, i compagni di squadra ci vedono pregare e chiedono cosa stiamo facendo. La maggior parte delle volte pensano che il Ramadan riguardi il non mangiare o bere, ma si tratta di qualcosa di più. Si tratta di capire cosa stiamo leggendo nel Corano, la religione, il nostro comportamento e anche il nostro profeta Maometto. Dobbiamo spiegarglielo, quindi quando qualcuno chiede, dobbiamo essere in grado di dare una risposta. Quando vieni qui e vedi che possono fermare il gioco per i musulmani per bere qualcosa e ricaricarsi un po', è incredibile. Non mi è mai successo, ecco perché questa sensazione è incredibile. L'ho visto in TV quando Wesley (Fofana ndr.) era a Leicester a interrompere il digiuno durante la partita, è stato fantastico. Quando lo fanno per te è incredibile. Sono stato davvero felice e non vedo l'ora di riviverlo. Su Benzema? L'ho detto ai giornali circa due o tre anni fa, è il miglior attaccante del mondo. Sarà una partita dura ma spero che il Chelsea vinca e superi questa prova. È il nostro obiettivo ma sarà dura perché loro hanno vinto l'ultima Champions League. Crediamo in noi stessi, nei compagni e nel tecnico. Sono felice per Benzema, è un buon esempio per il popolo musulmano nonostante il Ramadan dimostra che possiamo segnare gol ed essere produttivi. Spero che continui a segnare, ma non mercoledì".