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Klopp: “Non allenerò club e nazionali il prossimo anno. Su un ritorno in Premier…”

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Le rivelazioni del tecnico in conferenza stampa
Enrico Esposito

Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool, ha tenuto quest'oggi una conferenza stampa in cui ha parlato di numerosi argomenti dopo l'annuncio del suo addio al club inglese al termine della stagione in corso.

Klopp a ruota libera

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"Il Liverpool ha bisogno di un allenatore al top del suo gioco, al top del suo livello e non posso essere lui. Lo realizzi quando non sei più un giovane coniglio e non riesci a saltare in alto come facevi prima. Non ci ho pensato appositamente, è solo successo. Risponderò a 500 mila domande oggi, se volete, ma è così fino alla fine della stagione. Abbiamo così tante cose da fare, sono chiaramente immerso qui.La reazione dei giocatori? È stata top, molto buona, ci conosciamo per così tanto tempo. Loro sanno che che non dico cose e poi me ne vado. Sono qui, totalmente qui. Dovevo dirlo ad altre persone nei giorni scorsi prima che uscisse pubblicamente. Ci sono state alcune lacrime, ma è normale dopo tanto tempo insieme. La possibile influenza del successore?  Perché dovrei? In questo mondo ci sono alcune facce che fanno un lavoro incredibile e non li vedete molto spesso. Sembra quasi che faccia io tutto il lavoro, ma non posso. Quello che abbiamo costruito è una incredibile e forte struttura dietro le quinte. Ci sono così tante persone che lavorano qui con una sola idea: trovare la perfetta soluzione per il Liverpool. L'ultima cosa che necessitano sono lezioni da un vecchio allenatore. Non lo farò. Le sei conferenze stampa a settimana? L'estate è stata difficile, stavamo lavorando duro per portare i giusti giocatori, la preparazione che abbiamo avuto è stata straordinaria. Realizzare quanto questa squadra può essere mi dà molta gioia. Non è questo il punto, amo ogni minuto, la squadra e come reagisce, ma sono le cose dopo la stagione: la pianificazione, la finestra di mercato... Devi essere sul pezzo. E poi ho realizzato che non posso farlo, ho avuto sei conferenze stampa a settimana per nove anni, non posso più farlo. Non ho problemi con voi, ma non vedo l'ora di non farlo più. Ci sono molte cose da fare in questo lavoro, devi essere la miglior versione di te stesso per essere l'allenatore del Liverpool. Il mio lavoro è costruito sull'energia e sulle relazione. Sono qua grazie a chi sono, se non posso esserlo più è meglio fermarsi e dirlo alle persone".


Sulle energie, sul futuro e i ricordi.... "Non pensavo a questo quando ho firmato il rinnovo contrattuale. Ero al 100% convinto di arrivare al 2026. Ho sottovalutato il mio livello di energia, pensavo fosse infinito, non lo è. Quindi è tempo di cambiare. Futuro? No club e niente nazionale per l'anno prossimo, nessun altro club inglese per sempre, posso prometterlo.Anche se non avessi niente da mangiare, non succederà. Ma non capiterà di non avere da mangiare, grazie al Liverpool. Cambio di allenatore?Quando parlo di Liverpool 2.0 non parlavo di me per altri dieci anni. La squadra c'è. Chiunque arrivi ha grandi chance di giocare un bel calcio e porteranno un top manager qui. Siamo cambiati da dubbiosi a fiduciosi attraverso momenti difficili. Se manteniamo tutto quanto c'è un fantastico futuro davanti a noi che è tutto quello che voglio, non essere il passeggero che disturba il processo.Possibile cambio di idea? No, assolutamente. Anche se non dovessimo vincere niente, ci ho pensato in maniera corretta. È indipendente da ogni risultato di questa stagione. La cosa buona è che ci sono delle ottime basi per questa squadra. Ed è per questo che è un buon momento per avere qualcun altro. Ricordi?Non sono nel modo di pensare ai rimpianti. Non devo ricordare niente per ora, i migliori momenti devono ancora arrivare. Ho un sacco di ricordi speciali, sono qui solo per rispondere alle vostre domande. In questi tempi è facile puntare il dito addosso ai proprietari dicendo "Fenway avrebbe dovuto spendere di più", ma non è così. Abbiamo costruito due gradinate che rimarranno per sempre, oltre al centro sportivo che sarà qui per 30, 40 o 50 anni. Lo abbiamo fatto alla maniera del Liverpool, quella che adoro. Potreste dire che avremmo potuto spendere di più per un giocatore, capisco il punto di vista del tifoso ma non da professionista. Se c'è qualcuno di cui lamentarsi perché non abbiamo vinto la Champions tre volte è colpa mia.La possibilità di lasciare la professione di allenatore? Non ci ho ancora pensato. Troverò cose da fare, ma nessuno si deve preoccupare di questo".

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