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In Inghilterra tornano i tifosi allo stadio: subito un episodio di razzismo

Giovanni Montuori

A Millwall i tifosi, con un passato da hooligan, hanno fischiato il Black Lives Matter

Dopo tantissimi giorni di chiusura forzata dell’impianto causa Covid, allo stadio in Inghilterra sono tornati i tifosi. Ma ecco che i supporters del Millwall, con un passato di hooliganismo, hanno celebrato questo ritorno aggiungendo un’altra pagina negativa alla loro storia. Infatti, la maggioranza dei duemila spettatori tornati ieri a seguire il Millwall dal vivo ha fischiato i calciatori quando si sono inginocchiati nel tributo al Black Lives Matter

Il gesto era nell’aria in quanto i tifosi del Millwall avevano chiesto al club di piantarla con il Black Lives Matter. Le pressioni erano state fortissime, ma i calciatori, attraverso un comunicato, hanno comunicato le loro intenzioni:

"Il gesto di inginocchiarci ci offre l’opportunità di mostrare pubblicamente il nostro sostegno alla lotta contro la discriminazione. Vogliamo chiarire che inginocchiarci, per noi, non rappresenta l’adesione a un gruppo politico o a un’ideologia. Si tratta semplicemente di affrontare la discriminazione".

Sui social è arrivata la condanna di Gary Lineker e dell’ex difensore di Manchester City e Fiorentina, Micah Richards, oggi apprezzato commentatore tv: "Non è stata una minoranza. Bisogna prendere provvedimenti seri. Con duemila persone allo stadio non dovrebbe essere difficile identificare chi ha fischiato. Non ci sono scuse".

Però, sempre sui social, diversi tifosi del Millwall e di altre squadre hanno giustificato i fischi. "Il gesto non riguarda il razzismo, ma esprime il disgusto nei confronti del movimento marxista Black Lives Matter, un movimento che ha ispirato chi ha abbattuto le statue di Winston Churchill". La Football Association ha condannato l’episodio e sarà aperta un’inchiesta.