Il numero uno della FIFA Gianni Infantino è intervenuto ai microfoni di Rai Sport ed ha commentato alcuni dei temi più discussi nell'ultimo periodo. Per il presidente italo svizzero il Mondiale dovrebbe esser giocato ogni due anni per rendere il calcio più inclusivo e non solo. Un suo ultimo pensiero va anche a Paolo Rossi per Infantino infatti l'Olimpico dovrebbe esser dedicato all'ex numero 20 azzurro.
estero
Infantino: “L’Olimpico deve essere dedicato a Paolo Rossi. Mondiali? Ogni due anni”
Ecco le dichiarazioni di Infantino su Pablito Rossi e sulla possibilità di giocare il Mondiale ogni due anni
Infantino: "Paolo Rossi merita rispetto e gratitudine da parte di tutti gli italiani e non solo"
Sul Mondiale
"In Europa c’è contrarietà perché c’è il mondialeogni settimana col campionato e i migliori giocatori al mondo, ma nel resto del mondo non esiste: è un mese all’anno e bisogna trovare il modo di includere il mondo veramente nel calcio. L’Italia partecipa molto spesso al mondiale e l’impatto che ha la partecipazione è importantissima dal punto di vista sportivo. Solo 32 paesi su 211 partecipano. Quando 100 anni fa si è deciso di giocare ogni 4 anni c’erano 40 paesi al mondo che giocavano a calcio, oggi sono più di 200 e se ne deve tenere conto. Ovviamente è positivo anche l’impatto economico, ci guadagnerebbero tutti".
Su Paolo Rossi
"L' Olimpico intitolato a Paolo Rossi? Non esiste essere contrari a Pablito, tutti gli italiani e mi ci metto anche io come italiano all’estero, dobbiamo sostenere questa idea e questo progetto, nessuno ha avuto un impatto così positivo come Rossi su tutta una generazione di italiani, ha dimostrato che l’impossibile può diventare possibile. Avevo 12 anni, mi ricordo benissimo quel Mondiale del 1982 che ha rappresentato qualcosa di eccezionale e che ha permesso a noi italiani all’estero di essere guardati in maniera diversa. Per me intitolare lo stadio principale d’Italia a Rossi è un qualcosa che va fatta in fretta e mi complimento con il Parlamento o con chi porta avanti questa iniziativa, i giovani devono ricordare la storia di Pablito".
Su alcune innovazioni nel regolamento
"Il tempo effettivo va studiato. Non ho taboo. Appena c’è un piccolo fallo, se la squadra vince, il giocatore resta per terra come se l’avesse colpito un fulmine, cosa che per esempio non succede nel calcio femminile. Non è possibile che su 90 minuti le gare durino 40 minuti. Non so se è quella la soluzione. Ma io ero contrario anche alla Varall’inizio. Studiamo e capiamo. La regola del fuorigioco per esempio va cambiata dando più vantaggio agli attaccanti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA