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Il Barcellona è nei guai: pagati 1,4 milioni di euro al vicepresidente degli arbitri

Francesco Casillo

Il Barcellona è nei guai

Il Barcellona secondo quanto riportato dall'edizione odierna de Calcio e Finanza, sarebbe nei guai. Il club blaugrana avrebbe pagato una cospicua somma di denaro al vicepresidente degli arbitri.

Barcellona, i guai non finiscono mai: pagati 1,4 milioni di euro al vicepresidente degli arbitri spagnoli

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Di seguito ecco quanto scritto al riguardo dal noto portale ed evidenziato da CalcioNapoli1926.it: "Il Barcellona avrebbe versato per tre stagioni calcistiche un totale di quasi 1,4 milioni di euro all’ex arbitro José Maria Enriquez Negreica. Che all’epoca dei fatti, dal 2016 al 2018, ricopriva il ruolo di vicepresidente del Comitato Tecnico degli Arbitri, allora guidato da Victoriano Sanchez Arminio.

Secondo quanto ricostruito dalla trasmissione “Qué t’hi jugues” in onda su SER Catalunya, la società DASNIL 95 SL, di cui Negreira era socio, ha ricevuto dal club blaugrana compensi per un totale di 1.392.680 euro.

La DASNIL 95 SL ha fatturato al Barcellona 532.728 euro nel 2016, 541.752 euro nel 2017 e 318.200 euro nel 2018. Tutti e tre i movimenti riportano la causale “consulenza tecnica” che nella propria relazione l’Agenzia delle Entrate spagnola definisce in questo modo: «Il Barcellona voleva assicurarsi che non venissero prese decisioni arbitrali nei suoi confronti, cioè che tutto fosse neutrale».

Dal Barcellona fanno sapere che tutti i movimenti in favore della DASNIL 95 SL sono depositati nei loro archivi e che questo rapporto è concluso. In più, se fosse necessario, il club è pronto a spiegare il tutto alle autorità in qualsiasi momento.

Per ora, Albert Soler, ex direttore degli sport professionistici del club, e Oscar Grau, ex amministratore delegato della società, hanno testimoniato in merito. Secondo il verbale dell’Agenzia delle Entrate, non è stato fornito alcun documento comprovante l’esistenza di un rapporto commerciale nonostante i pagamenti siano stati effettuati.

Ed ancora sul rapporto che prevede anche l'interessamento del figlio di Negreira

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Da quello che l’Agenzia delle Entrate ha potuto verificare, Enríquez Negreira non ha fornito alcun documento che dimostri che ha fornito un servizio al Barcellona. L’ex arbitro ha assicurato a Cadena SER che non esiste alcuna documentazione perché il suo lavoro consisteva nel consigliare verbalmente il Barcellona. Tra le altre questioni, su come i giocatori dovessero comportarsi di fronte a ciascun arbitro.

In tutto questo c’è anche la posizione del figlio di Enriquez Negreira, Javier, che svolgeva nello stesso momento corsi per gli arbitri nelle loro sezioni ed era anche a disposizione per alcuni di loro a livello privato. Quindi quando il padre, da vicepresidente del Comitato Tecnico degli Arbitri, teneva rapporti con il Barcellona, il figlio lo aveva con gli arbitri.

Il precedente consiglio di amministrazione del Barcellona afferma che questo contratto è stato ereditato dal 2009, nella prima esperienza da presidente di Laporta, ed è stato Josep Maria Bartomeu a annullarlo nel 2018, anno che coincide con la data in cui Enríquez Negreira lascia il suo incarico nel Comitato Arbitrale a maggio. L’ultima fattura emessa da DASNIL 95 SL all’FC Barcelona è datata 5 giugno 2018".