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ROMA - La fase a gironi della Champions League volge al termine e l'ultima serata europea della competizione nel 2018 si apre con il girone G offerto come antipasto delle 18.55. Verdetti in chiave qualificazione agli ottavi già noti, col Real Madrid matematicamente primo e la Roma seconda, ma in ballo c'è ancora il terzo posto, quello che dà diritto all'Europa League: se l'aggiudica il Viktoria Plzen, mentre esce di scena il Cska Mosca, nonostante il clamoroso 3-0 inflitto alle merengues al Santiago Bernabeu. Alle 21, oltre alla Juventus impegnata in Svizzera con lo Young Boys, in campo anche Ajax-Bayern Monaco, Benfica-Aek Atene, Manchester City-Hoffenheim, Shakhtar Donetsk-Lione e Valencia-Manchester United.
REAL MADRID-CSKA MOSCA 0-3
Il tabellino della partita
Il Real Madrid non ha più nulla da chiedere alla competizione, col primo posto in cassaforte, ma gioca per il sempre esigente pubblico del Bernabeu, oltre che per rodare i meccanismi di una squadra che quest'anno ha balbettato a più riprese, soprattutto sotto porta, e per incrementare il minutaggio di alcune seconde linee. C'è una corrente di pensiero che vuole favorite le squadre tecniche che giocano a mente sgombra, un'altra, opposta, mette l'accento sulle motivazioni. Stasera, il Cska Mosca abbraccia in toto la seconda linea, sbancando contro ogni pronostico uno stadio che, nella fase a gironi, non veniva violato dal 21 ottobre del 2009, quando il Milan s'impose per 3-2 (l'ultima sconfitta interna nella massima kermesse continentale risaliva invece al discusso quarto di finale della scorsa edizione con la Juventus). La prima occasione degna di nota avviene al 23', con la grande giocata di Vinicius su Nababkin: scatto breve, progressione, dribbling a rientrare e tiro ad incrociare di sinistro, col terzo più giovane esordiente di sempre della Champions League che offre tutto il proprio repertorio, ma trova un attento Akinfeev sulla sua strada. Sugli sviluppi, pennellata a giro di Asensio e palla sulla parte alta della traversa. Tentativo fotocopia dello stesso esterno classe '96 al 28', che si fionda sulla sfera dopo una brillante incursione di Benzema, disegna una nuova traiettoria ad effetto, col portiere russo che stavolta vola e mette in angolo in tuffo. Non c'è due senza tre, si dice e, puntualmente, al 31' è pregevole la combinazione Vinicius-Asensio-Benzema e ancora Asensio, ma il suo destro è debole e centrale. Al 37', però, dopo un miracolo difensivo di Marcelo, passa il Cska, al primo vero squillo: Sigurdsson se ne va palla al piede e attira tre avversari su di sé, poi scarica su un freddo Chalov (stop, finta e rete). Ma non è finita qui: 43', incursione di Mario Fernandes, triangolo con Chalov (di tacco), Courtois si oppone come può, la sfera s'impenna e l'accorrente Schennikov che, seppur senza colpire benissimo, fa clamorosamente 2-0. I fischi del Santiago Bernabeu fanno da colonna sonora all'intervallo. Il secondo tempo si presenta in maniera frenetica: bordata di Vlasic dalla lunga distanza, respinta da Courtois, e rovesciamento di fronte improvviso, con Vinicius che si destreggia sulla sinistra e serve una palla d'oro ad Isco, che termina però sul fondo. I ritmi calano lentamente, mentre la notizia del secondo vantaggio del Viktoria Plzen sulla Roma frena gli entusiasmi russi: ciononostante, al 73' c'è tempo per il clamoroso tris di Sigurdsson. Corriere dello Sport.
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