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Manchester City (Getty Images)
Il Manchester City potrà partecipare alle Coppe Europee nella prossima stagione. A stabilirlo è stato il TAS, a cui i Citizens avevano presentato un ricorso. Quest'ultimo è stato accolto sia per mancanza di prove che per prescrizione di alcuni illeciti. Ecco la sentenza:
Al Manchester City era stata negata la partecipazione alle competizioni europee. Una sentenza che aveva spaventato in molti, tra cui Guardiola e alcuni calciatori, come ad esempio De Bruyne. Il calciatore belga era infatti dubbioso sulla permanenza a Manchester proprio perché gli sarebbe stato difficile accettare di non poter giocare una competizione come la Champions. Oggi però arriva la schiarita direttamente dal TAS di Losanna, a cui il City aveva presentato un ricorso. Recita così la sentenza:
"A seguito dell'udienza dell'8,9 e 10 giugno il gruppo di esperti ha stabilito che il Manchester City ha violato l'articolo 56 del Regolamento sul Fair Play finanziario e he dovrà pagare l'ammenda di 10milioni di euro entro 30 giorni dalla data di rilascio del lodo arbitrale".
"La UEFA prende atto della decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di ridurre la sanzione imposta al Manchester City FC dall'Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) per la presunta violazione delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario della UEFA.
La UEFA osserva che la giuria del TAS ha riscontrato l'insufficienza di prove definitive a conferma di tutte le conclusioni del CFCB in questo caso specifico, e che molte delle presunte violazioni erano prescritte dopo cinque anni come previsto dalle norme UEFA.
Negli ultimi anni, il fair play finanziario ha avuto un ruolo importante nel tutelare i club, aiutandoli diventare finanziariamente sostenibili; la UEFA e la ECA rimangono impegnate verso tali principi.
La UEFA non rilascerà ulteriori dichiarazioni in merito".
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