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Champions League, Napoli-Psg 1-1: Insigne risponde a Bernat

Redazione

NAPOLI – Un giorno all'improvviso il Napoli di Ancelotti si scopre grande tra le grandi e primo in classifica dopo quattro partite nel girone forse più equilibrato e avvincente della Champions League. A chi non erano bastate la...

NAPOLI - Un giorno all'improvviso il Napoli di Ancelotti si scopre grande tra le grandi e primo in classifica dopo quattro partite nel girone forse più equilibrato e avvincente della Champions League. A chi non erano bastate la vittoria al San Paolo contro il Liverpool (sconfitto nel pomeriggio a Belgrado dalla Stella Rossa) e la grande prestazione sfoderata sul campo del Psg, Insigne e compagni hanno dato un'altra dimostrazione di forza fermando di nuovo le stelle parigine. Un pareggio diverso da quello ottenuto in Francia, quando gli azzurri erano stati beffati da una perla di Di Maria nel recupero. Un 1-1 stavolta agguantato in rimonta e con carattere, cuore, intelligenza e qualità, alternando praticità ed estetica, ripartenze e scambi stretti, sciabola e fioretto.

FUORI CAVANI - Nessuna sorpresa da Ancelotti, che conferma la stessa formazione del Parco dei Principi e lo stesso camaleontico 4-4-2. Un modulo in cui il terzino destro Maksimovic è quasi un centrale aggiunto e sull'altra corsia Mario Rui pronto a ad alzarso sulla linea dei centrocampisti, alter ego dell'altro esterno Callejon mentre in mediana c'è Fabian Ruiz a fare densità con capitan Hamsik e Allan, chiamati a coprire e a recuperare palla per innescare il tandem offensivo tutto tecnica e fantasia composta da Insigne e Mertens. Cambio di pelle invece in casa francese, dove Tuchel abbandona la difesa a quattro per riproporre il 3-4-3 visto nella ripresa del match giocato a Parigi: in porta torna Buffon dopo le tre giornate di squalifica rimediate nella passata stagione dopo il rosso al 'Bernabeu' con la Juventus, in regia c'è Verratti affiancato da Draxler e nel tridente è Di Maria a dar man forte a Neymar e Mbappé con il grande ex Cavani inizialmente in panchina.

NEYMAR FA PAURA - Il copione sembra subito diverso rispetto alla sfida di due settimane fa, con il Napoli che aspetta l'avversario per evitare di concedere spazio ai fenomeni del Psg e cercare di pungere in contropiede o con improvvisi cambi di gioco. Il primo a provarci è Verratti, che al'8' viene murato e poco dopo rischia invece di combinarla grossa consegnando il palone a Mertens: il belga cerca però un improbabile tiro dai 60 metri invece di servire Insigne che con i francesi scoperti aveva di fronte a sé una prateria. Gli azzurri mostrano compattezza e applicazione ma il Psg fa paura, soprattutto con un ispirato Neymar che dopo un bello scambio con Di Maria serve con il tacco Meunier, troppo timido quando prova il passaggio di ritorno (con l'ex Barcellona ormai in fuorigioco) invece di calciare in porta. Il brasiliano prova allora a fare tutto da solo poco dopo, quando va via in slalom e viene fermato sul più bello dalla chiusura combinata di Mario Rui e Koulibaly.

BEFFA PRIMA DEL RIPOSO - Il centrale senegalese - dopo i tentativi fuori misura di Callejon, Mbappé e Mertens - è poi strepitoso al 28' in tackle su Mbappé che interrompe poi la ripartenza di Allan beccandosi il giallo, "imitato" da Kehrer che falcia Callejon in un'azione che porta al tiro Fabian Ruiz dal limite (sinistro sballato). La parata facile di Ospina sulla girata centrale di Di Maria (36') e il salvataggio di Thiago Silva su una bella girata di Insigne (45') sembrano gli ultimi sussulti del primo tempo ma 10" oltre il minuto di recupero concesso Kuipers il Psg passa: è Mbappé a seminare il panico a sinstra e a vedere l'inserimento in area di Bernat, che pur in caduta riesce a beffare Ospina. I napoletani protestano e si accende una mischia intorno all'arbitro che ammonisce Fabian Ruiz, reo di aver calciato via il pallone dopo il duplice fischio.

LA REAZIONE - Si va al riposo con il Psg avanti di un gol ma al rientro (nessun cambio) è un altro Napoli, aggressivo e coraggioso. Spinta dalla carica dei suoi tifosi la squadra di Ancelotti chiude gli avversari nella propria metà campo e inizia ad assediare Buffon che in pochi minuti viene chiamato in causa da Mertens: prima con un destro incrociato (assist di Fabian Ruiz) e poi con un pallonetto velenoso. E quando non ci arriva Super Gigi sono Kehrer a salvare la porta parigina sui tentativi ravvicinati di Callejon e di un Mertens ora scatenato. Il San Paolo è una bolgia e i francesi sembrano alle corde: fuori di poco il sinistro di Fabian Ruiz (55'). Il pericolo per gli azzurri è quello di scoprirsi come accade al 56', ma Albiol è bravo a temporeggiare su Neymar e Allan è fenomenale nel rientrare su Mbappé, come poco dopo è strepitoso Buffon a salvarsi d'istinto evitando l'autorete di Meunier sul ribaltamento di fronte.

SAN PAOLO IN FESTA - Il Napoli però ha ormai sconfitto la paura, si riversa di nuovo in attacco e al 61' arriva il meritato pareggio: Insigne inventa d'esterno per Callejon che anticipa Buffon e viene steso dal portiere conquistandosi il calcio di rigore, sul dischetto va 'Lorenzo il Magnifico' e la piazza all'angolino dove l'ex juventino non può arrivare. E sull'1-1 arrivano anche le prime mosse dei due tecnici: Ancelotti getta nella mischia Zielinski (71') e Hysaj (76') al posto di Fabian Ruiz e di Maksimovic, Tuchel risponde inserendo Kimpembe (73') e Cavani (77') per Meunier e Di Maria. Ferito nell'orgoglio il Psg cerca una reazione ma il Napoili regge anche se all'83' perde Mertens, costretto a lasciare i posto a Ounas per un problema alla spalla. Grande però il brivido che corre sulla schiena dei tifosi partenopei all'85', quando Mbappé - pescato solo nel cuore dell'area azzurra da Kehrer - spreca incredilmente un rigore in movimento calciando a lato con il destro. Il Psg tira fuori gli artigli (gialli a Verratti e a Neymar) e chiude con quattro punte (dentro anche Choupo-Moting per Kehrer al 92'), ma il Napoli tiene fino al 94' e al triplice fischio dell'olandese Kuipers può festeggiare insieme al suo fantastico pubblico un pareggio che vale oro colato: in vetta al Gruppo C - a pari punti col Liverpool e a +1 sui francesi - c'è ora la squadra di Ancelotti. E la qualificazione agli ottavi non sembra più un sogno irraggiungibile. Corriere dello Sport.