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DORTMUND, GERMANY - FEBRUARY 17: Head coach Thomas Tuchel during the press conference of Paris Saint-Germain ahead of their UEFA Champions League round of 16 match between Borussia Dortmund and Paris Saint-Germain (PSG) at Signal Iduna Park on February 17, 2020 in Dortmund, Germany. (Photo by Christof Koepsel/Bongarts/Getty Images)
Davvero bello il focus pubblicato sulla pagina Facebook "My football heroes", una pagina che abbina calcio e letteratura e che spesso sforna dei contributi davvero interessanti. Nella fattispecie, oggi si parla del Chelsea campione d'Europa e del suo allenatore Tuchel. La parabola calcistica di Tuchel è molto interessante. Qui la storia completa. Ecco un sunto condiviso dalla nostra redazione:
Quante volte sarà capitato anche a voi di ascoltare una storia che inizia con il classico "Stavo per diventare un campione. Solo che poi mi sono infortunato...".
Perlomeno a me l'hanno raccontata in molti, sempre con trama simile, dall'ex calciatore professionista allo sconosciuto incontrato in una partita di calciotto.
L'inizio del percorso di vita di Thomas Tuchel ripercorre perfettamente questa trama: un inizio di carriera promettente da difensore centrale in terza serie tedesca poi gli infortuni e il ritiro obbligato.
A 26 anni i sogni vengono riposti nel cassetto e Thomas inizia a lavorare in un bar per finanziarsi gli studi.
Ma ad un certo punto la storia cambia quando il suo ex allenatore al SSV Ulm, Ralf Rangnick, lo chiama per allenare le giovanili dello Stoccarda.
È la svolta, in 9 anni arriva in Bundesliga.
All'inizio segue per uno strano gioco del destino il percorso di Jurgen Klopp prima al Mainz, poi al Dortmund.
Da sempre, di lui ha colpito l'approccio quasi scientifico al calcio con attenzione maniacale alle statistiche e all'alimentazione dei giocatori.
Una cosa che invece gli hanno sempre rimproverato era la mancanza di empatia con i propri calciatori.
Il punto più basso di questa "strategia gestionale" si toccherà nella prima riunione dopo l'attentato al pullman del Borussia Dortmund in cui restarono feriti alcuni giocatori.
Il giornalista Pit Gottschalk nel libro Kabinengeflüster (“Spifferi di spogliatoio”) ha raccontato di una riunione tra dirigenti, allenatore e squadra durante la quale alcuni giocatori dimostrarono di essere ancora scossi dall'attentato.
Tuchel durante la riunione ebbe la pessima idea di rivolgersi alla società dicendo:
“Come posso battere il Bayern con questo branco di femminucce?”.
Inutile aggiungere che questo segnò una frattura insanabile con i giocatori e l'avventura al BVB terminò senza gloria.
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