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MADRID (SPAGNA) - Balsamico successo per l’Atletico Madrid, che nel fine settimane che precede l’attesissima andata degli ottavi di Champions League con la Juventus, si aggiudica il piccolo derby con il Rayo Vallecano e si lascia, così, alle spalle i brutti pensieri sorti dopo le ultime due sconfitte consecutive di Liga. A incoraggiare ulteriormente Diego Pablo Simeone, le riapparizioni dei redivivi Savic e Diego Costa, tornati disponibili giusto in tempo per il doppio confronto con i campioni d’Italia. Il bomber ispano-brasiliano è stato schierato in campo insieme a Morata, ma a risolvere tutto, come spesso accade, è stato l’implacabile Antoine Griezmann. Può tornare a pensare positivo il Cholo, che in settimana ha prolungato la relazione con l’Atleti fino all’estate del 2022.
L’INFERMERIA SI SVUOTA - A quattro giorni dal big match di Champions con la Juventus, Simeone ritrova Diego Costa e Savic, che lasciati alle spalle i rispettivi problemi fisici, partono prudenzialmente dalla panchina. Infermeria colchonera che, pertanto, si va via via svuotando, visto che in occasione della visita a Vallecas, oltre allo squalificato Thomas, mancano all’appello solo gli ancora indisponibili Lucas e Koke, con il secondo che dovrebbe recuperare in tempo per la sfida con i ragazzi di Allegri. Dopo tanto tempo, così, il Cholo ha qualche possibilità di scelta in più e disegna il suo 4-4-2 con Santiago Arias e Filipe Luis sulle corsie, con la coppia tutta garra uruguaiana formata da Gimenez e Godin come centrali. Qualche metro più avanti, spazio a Rodri e Saul, fiancheggiati da Angel Correa e Vitolo. Davanti, per il terzo fine settimana di fila, c’è Alvaro Morata accanto a Griezmann. Miguel Angel Sanchez risponde con la sua difesa a tre alle spalle di un centrocampo piuttosto nutrito al servizio dell’unico vero referente offensivo, Raul De Tomas.
POLVERI BAGNATE - Dopo le due sconfitte di fila contro Betis e Real, costate il secondo posto in classifica a vantaggio dei cugini merengues, i colchoneros ci tengono parecchio a riprendere il discorso interrotto con la vittoria. Di qui l’attesa partenza lanciata dei ragazzi di Simeone, che produce un’immediata occasione per Saul, che con uno stacco imperioso su centro di Griezmann sfiora la traversa. Un fuoco di paglia, perché di lì in poi l’Atletico non riesce più a confezionare nessuna occasione degna di questo nome, fino al termine della prima frazione. Decisamente più pericolosi i padroni di casa, che impegnano per due volte Oblak con Embarba, sempre servito dal prezioso Raul De Tomas.
VITTORIA SCACCIACRISI - Dopo un altro quarto d’ora di poco o nulla, Simeone decide che è arrivata l’ora della riapparizione di Diego Costa, che entra in campo insieme a Lemar, a scapito degli impalpabili Vitolo e Angel Correa. La domanda sulla possibile convivenza in campo dell’attaccante ispano-brasiliano con Griezmann e Morata trova, così, una stentorea risposta affermativa. A salire in cattedra, però, è ancora Oblak, che chiude alla disperata sul generoso Raul De Tomas. Va decisamente meglio, sul fronte opposto, al solito Griezmann, che attorno alla mezz’ora insacca il 12º gol in campionato servito da Morata, complice una sfortunata deviazione di Jordi Amat, che mette fuori causa l’incolpevole Dimitrievski. Negli ultimi scampoli, infine, tocca ancora al portiere sloveno neutralizzare un pericoloso colpo di testa di Ba. Vittoria scacciacrisi per i colchoneros, che ora possono concentrarsi sul confronto con la Juventus.
@andydepauli Corriere dello Sport.
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