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Capuano esonerato dall'Avellino
Il Napoli visto nella prima parte di stagione ha sorpreso tutti gli amanti del calcio. Alla ripresa della Serie A, l'obiettivo di Spalletti e dei suoi ragazzi è il tricolore, da sempre sogno della tifoseria azzurra. Per analizzare al meglio la forza di questa squadra, in esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Ezio Capuano, attuale allenatore del Taranto Football Club.
Credo sia opportuno partire dalla sosta per i Mondiali, visto il blocco forzato per la Serie A. Secondo lei quanto può influire sui club e in modo particolare sulla stagione del Napoli?
"Le società già durante i ritiri estivi hanno lavorato in vista di una sosta così lunga. Non è facile programmare una stagione quando poi sei costretto a fermarti. Il Napoli ha un vantaggio molto ampio, ma mollare la presa sarebbe un grosso errore. Ho sempre creduto nelle qualità di Spalletti, fin dal suo arrivo. Sapevo si trattasse di un tecnico incazzato dopo esser stato fermo per qualche anno. L'aspetto da non trascurare è quello psicologico, il quale potrebbe avere una rilevanza molto importante per i calciatori".
Lei ha alle spalle una carriera da allenatore molto lunga, dove l'inizio risale addirittura a quaranta anni fa. In tutto questo periodo com'è cambiato il gioco del calcio?
"Il cambiamento è stato radicale ed è avvenuto assieme alle modifiche che riguardano la vita quotidiana. Sono convinto che continuerà ad evolversi anche in futuro. Basti ripensare alla figura di un giovane all'interno dello spogliatoio che può contare più di un veterano. In passato il loro compito era quello di star seduti ed ascoltare i campioni più esperti. La cosa necessaria è l'aggiornamento, solo attraverso questo processo si possono ottenere risultati importanti".
Nel calcio moderno è presente l'uso della tecnologia che spesso scagiona gli arbitri dagli errori. Secondo lei quanto è stato importante l'avvento di questo nuovo metodo nello sport odierno?
"Partirei col dire che il calcio è una delle industrie più importanti al mondo. Quindi, l'introduzione del VAR dovrebbe essere uniforme, come accade nel basket. Invece, tutto ciò non esiste visto che le chiamate arrivano da un'altra persona che analizza l'accaduto. Non va però dimenticato che è stato anche un bene per quelle occasioni che prima non venivano sanzionate".
Analizzando il lavoro di Spalletti da quando è arrivato alla corte del Vesuvio, secondo lei quanto è stato importante valorizzare quei calciatori che fino ad allora erano ai margini della rosa?
"Parlare di Spalletti significa celebrare un magnifico allenatore che per me non è mai stato in discussione. Io credo che i tecnici abbiano l'obbligo di valorizzare tutto ciò che la società mette a disposizione in rosa. Lobotka è l'esempio più lampante, ma anche Kvaratskhelia nonostante sia un fenomeno è stato aiutato enfatizzando le sue caratteristiche più eccelse".
Va ricordato che alla ripresa della Serie A, ci sarà anche l'inizio della sessione di mercato invernale. Secondo lei questo Napoli ha bisogno di intervenire per puntellare ulteriormente la rosa?
"Credo che Spalletti e Giuntoli stiano già facendo le dovute valutazioni. Al momento sarebbe molto facile dire di no, visti gli otto punti di vantaggio. La cosa importante da valutare è l'intervento immediato o magari quello futuristico".
Prima della sosta, la Juventus ha dimostrato di poter essere la principale rivale del Napoli. In questi giorni però l'indagine in atto potrebbe aprire nuovi scenari. Secondo lei quanto potrebbe influire tutto ciò sull'acerrima rivale dei partenopei?
"La situazione è ormai di domini pubblico e dire che non possa influire non è adeguato. Tutto ciò potrà avere degli strascichi all'interno dello spogliatoio e la squadra non riuscirà ad essere serena da qui alla fine".
In queste settimane si sta svolgendo il Mondiale in Qatar, secondo lei cosa è mancato all'Italia per non centrare la qualificazione in questi ultimi otto anni?
"La delusione credo sia ancora tanta, gli italiani non seguiranno il torneo con la stessa enfasi. Per quel che riguarda le partite stiamo vedendo molto sorprese, ciò dimostra che anche nei paesi arretrati si sta lavorando bene e i risultati non tardano ad arrivare".
Tornando alla Serie A, il vantaggio del Napoli sulle inseguitrici è molto ampio. Secondo lei qual è la squadra che potrebbe insidiare gli azzurri?
"Fino a qualche giorno fra avrei detto senza alcun dubbio la Juventus. In questo momento invece credo che il Napoli potrà essere insidiato solo da sé stesso".
A cura di Giuseppe Ferrara in collaborazione con Leonardo Litterio
© RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE CALCIONAPOLI1926.IT
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