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Sergio: “Doppia sfida spettacolare. Il Napoli ha sviluppato un tratto fondamentale”

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Le parole dell'ex difensore, doppio ex di Napoli e Lazio, in esclusiva a CalcioNapoli1926
Angelo Salzano

Ai taccuini di CalcioNapoli1926, abbiamo avuto il piacere di intervistare Raffaele Sergio, una figura di grande rilievo nel panorama calcistico italiano. Ex difensore, ha vestito sia la maglia della Lazio dal 1989 al 1992 che quella del Napoli dal 1997 al 1999. Sergio ha commentato e raccontato la settimana che vede la doppia sfida tra le sue due ex squadre. Di seguito le sue dichiarazioni.

Raffaele Sergio, il legame con Lazio e Napoli e il doppio confronto che promette spettacolo

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Ad oggi cosa rappresentano per lei queste due squadre?"Beh, per me sono tappe importanti della mia carriera. La Lazio mi ha fatto esordire in Serie A, quindi il legame che ci lega è molto forte, il Napoli possiamo considerarlo come coronamento della carriera, essendo campano il sogno era di giocare con la maglia azzurra e sono riuscito a realizzarlo. Da parte mia c'è grande rispetto per le due società che mi hanno permesso di calcare il grande calcio".


Entrambe le squadre vengono da periodi positivi, anche se la Lazio nell'ultima giornata di campionato è inciampata nella trappola Parma. Secondo lei chi arriva meglio a questo doppio confronto? "Non bisogna lasciarsi ingannare dalla scorsa partita della Lazio, i biancocelesti meritavano tutt'altro risultato. Secondo me gli uomini di Baroni hanno fatto un'ottima partita a Parma, purtroppo gli episodi sono andati contro a Zaccagni e compagni ma comunque nel secondo tempo hanno avuto una grandissima reazione. La Lazio è una squadra viva, sta bene ed ha grande potenzialità. Dunque attenzione a cullarsi su questo risultato. Il Napoli invece sta dimostrando la cosa più importante, la grinta e la compattezza che Conte vuole, ha vinto tutte le partite con fatica però quando si vince così, significa che si sta creando la giusta mentalità. Sono dell'idea che quest'inizio ciclo sia molto molto importante, il Napoli sotto l'aspetto della guida tecnica può arrivare fino in fondo e giocarsela per lo scudetto".

I due allenatori con probabilità faranno turnover nella sfida di domani, crede che i due tecnici stiano pensando maggiormente al campionato? "Il turnover è relativo, le due squadre hanno due rose importanti e con giocatori di spessore, questo ti permette di far riposare calciatori che fino ad ora hanno tirato la carretta. Non esiste la parola snobbare questa competizione in quanto passare il turno ti porta introiti, incremento e vantaggi al livello aziendale, anche a livello di immagine è sempre importante. Ripeto, hanno rose complete quindi se la giocano fino in fondo".

Qual è la difficoltà maggiore per un calciatore nel mantenere alta la concentrazione in questa doppia sfida? "Penso che un professionista si concentri prima su questa sera, poi si penserà a domenica. Bisogna ragionare singolarmente, come credo che i calciatori stiano facendo. Normale che affrontandosi due volte in così breve tempo si possono analizzare ed individuare meglio tutti i pregi e difetti dei rispettivi avversari".

Dove questa Lazio può impensierire il Napoli e dove invece gli azzurri possono far male ai biancocelesti? "Il Napoli è una squadra ancora in rodaggio, è ancora compatta e non si è aperta al 100%, credo che aspetterà la Lazio per poi ripartire e far male con la qualità che ha davanti. Mentre la Lazio sta facendo più un gioco d'attacco e quindi farà la partita, almeno fino ad ora i dati ci hanno detto questo, ma sappiamo che il calcio è variabile e tutto può cambiare".

Se dovessi individuare un duello decisivo? Magari tra attaccanti e difensori o tra centrocampisti? "Non ci sarà un duello decisivo, le due squadre hanno veramente rose di qualità. I biancocelesti hanno giocatori molto bravi e che stanno sorprendendo, mentre il Napoli ha trovato calciatori dati per finiti o non considerati in altre squadre che stanno ritornando al loro massimo splendore, quindi vedo diversi duelli tosti e molto aperti in campo".

Per lei che è stato difensore, in sfide come queste che possono essere decise dai singoli episodi, quali sono gli accorgimenti che bisogna adottare? "Sfide così importanti richiedono sforzo ma soprattutto tantissima attenzione, essere attenti sta alla base, insomma, è il piane quotidiano... Una volta fatto questo, il resto vien da sé".

Lei che ha giocato in entrambi i club, tiferà per qualcuno? "Sicuramente la Lazio mi ha dato qualcosina in più, ovviamente è stata la mia prima squadra in Serie A. Comunque sono due squadre che mi hanno dato notorietà e fama, farò sempre il tifo per questi due club. Chiunque vincerà sarò felice".

A cura di Angelo Salzano

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