Nella prima giornata di campionato il Napoli farà visita al Frosinone, squadra che ha acquistato un nuovo interessante calciatore georgiano, Giorgi Kvernadze, che ama agire sulla corsia mancina d'attacco proprio come Kvara. Che cosa ci puoi raccontare di lui? "È straordinario avere un altro georgiano in Serie A. Per Kvernadze è una grande possibilità dare slancio ad una carriera di successo con Frosinone e Italia. L’affare dell’altro giovane georgiano potrebbe davvero assomigliare a quella che ha portato Khvicha agli azzurri. L’agente di Giorgi Kvernadze infatti è lo stesso di Mamuka Jugeli. Giorgi Kvernadze è di Tbilisi, è un esterno sinistro classe 2003, dialtezzaun metro e ottantotto, è molto rapido e veloce. oltre che una buona capacità di dribbling. Fa della velocità palla al piede uno dei principali punti di forza. Crea superiorità numerica sfruttando il dribbling grazie proprio alla rapidità posseduta. Noi georgiani ormai siamo completamente presi dal Napoli, ma questa realtà di avere un altro georgiano in Serie A ci ha messo in difficoltà. Però posso tranquillizzare i napoletani, che il Napoli per adesso non ha concorrenti nei cuori dei tifosi georgiani. È vero che nei discorsi privati dicono che tiferanno per entrambi i ragazzi, ma come squadra il Napoli per ora è in cima alla lista per loro, con uno strepitoso vantaggio, come lo è stato durante intero campionato in confronto ad altre squadre".
Il movimento calcistico georgiano sta conoscendo una profonda evoluzione testimoniata dai successi della nazionale maggiore e dalla buona prova dell'Under 21 nel corso dell'ultimo Europeo. Ci sono nuovi talenti del tuo Paese che consiglieresti al Napoli? "Finalmente il calcio georgiano ha ricominciato a respirare. Sono usciti alla luce del sole nuovi nomi che fanno pensare che La Georgia potrebbe riavere la vecchia gloria. Dobbiamo ammettere che è stato il merito di Kvara che il mondo calcistico ha girato lo sguardo e l’attenzione verso la Georgia, verso i giovani calciatori georgiani e verso la storia calcistica della Georgia. La Georgia ha avuto dei grandi talenti come Boris Paitchadze, Micheil Meskhi, Slava Metreveli, Davit Kifiani, Vladimer Gutsaevi, Vitali Daraselia e altri, ma sotto l’egemonia russa erano difficili anche le trasferte, eravamo controllati, chiusi dietro alla cortina di ferro. Loro avrebbero oltrepassato i confini del paese, ma eravamo schiacciati da Mosca. Dopo l’indipendenza abbiamo avuto dei calciatori importanti come Giorgi Kinkladze, Shota Arveladze, Kakha Kaladze ecc ecc, ma il calcio, come istituzione, come ho spiegato sopra, per via della clausura sovietica e poi, dopo la caduta della Unione Sovietica che ha provocato il crollo economico, seguito dalla guerra civile e dalle guerre con la Russia, era rimasto troppo indietro, e non è più riuscito a seguire il passo dei campionati mondiali e europei. Per quanto riguarda la nuova generazione oggi abbiamo un’altra realtà e poi ci sono altri nomi molto importanti, come per esempio: Giorgi Mamardashvili, Luka Kutaladze, Zuriko Davitashvili, Giorgi Tsitaishvili, Giorgi Miqautadze, Irakli Azarovi, Anzor Meqvabishvili, Luca Gagnidze ecc… Mi piacerebbe davvero tanto vedere i loro nomi nel campionato italiano".
A cura di Enrico Esposito
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