Secondo te quali sono il giocatore simbolo di questo successo straordinario e la partita più emozionante dell'intera annata? "Devo ammettere che è davvero difficile fare un nome in questo caso. La sensazione è che tutte le parti in causa abbiano giocato un ruolo determinante. Quindi scelgo il nostro capitano Giovanni Di Lorenzo in rappresentanza di tutta la squadra. Ci sono tantissime partire che mi hanno emozionato molto. Forse il 5 a 1 con la Juventus in campionato e il 4 a 1 con il Liverpool".
Ti chiedo di esprimere un tuo giudizio sulla partenza di mister Spalletti e contestualmente anche sull'arrivo del suo successore, Rudi Garcia. "Da un lato sono sicuramente dispiaciuto di questo addio. Ma mi rendo conto che ripetersi in certi casi è davvero complicato. Quindi capisco la scelta del mister e gli auguro tutto il bene del mondo. Vincere dopo tanti anni mi dà una sensazione di grande soddisfazione quindi sono contento di non avere particolari aspettative per l’anno prossimo e di godermi tutto quello che succederà continuando a sostenere la squadra. Per quanto riguarda il nuovo allenatore credo che dopo una stagione così straordinaria qualsiasi scelta sarebbe stata azzardata. Anche la permanenza di Spalletti non avrebbe dato grandi garanzie. Come dicevo la soddisfazione per questo scudetto conquistato dopo tanti anni è così grande che per questa volta voglio godermi il calciomercato e tutto quello che succederà senza particolari aspettative. Quindi mi limito a fare un grandissimo in bocca al lupo al nuovo mister (che stimo molto e mi sta anche simpatico) e a tutti i ragazzi che indosseranno la maglia del Napoli il prossimo campionato".
Concludo l'intervista chiedendoti se hai già composto un brano ispirato dalla gioia per lo Scudetto vinto oppure in alternativa se ti va di condividere con noi pochi versi che possano descriverne la sua grande bellezza. "Purtroppo non ho scritto niente a riguardo. Ci hanno già pensato tantissimi miei colleghi. Artisticamente continuo sempre ad essere affascinato dalla poesia che riscontro negli ‘sconfitti’ per questo resterò sempre e comunque legato anche al Napoli del terzo anno di Sarri. Da vincitore mi godo il momento come tutti i tifosi. Come dice il mio amico Alessio Sollo se la storia la scrivono i vincitori la poesia è arte degli sconfitti. Dopo tanti anni poetici è meraviglioso viversi anche questo pezzo di storia della mia squadra del cuore e della mia città".
A cura di Enrico Esposito
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