Come Lei ha detto prima nella Roma di Garcia Totti svolgeva il compito di lanciare in avanti sfruttando al meglio la velocità degli attaccanti. Nel Napoli che il tecnico transalpino si appresta a plasmare potrebbe essere Lobotka a ricoprire il medesimo ruolo? "Sisi, indubbiamente Lobotka potrà fare questo. Nella Roma di Garcia c'era anche De Rossi che ricopriva il ruolo di uomo davanti alla difesa, nel ruolo di regista basso. Era una gran bella squadra quella lì. Ora il campionato di Serie A sta riprendendo lustro, ma se confrontiamo giocatore con giocatore all'epoca era una bella lotta su quale fosse la squadra più forte".
Per quanto riguarda la partenza di Kim, data ormai per certa, si stanno facendo i nomi di diversi giocatori che potrebbero rimpiazzare il coreano, sia provenienti dalla Serie A che da altri campionati. Quale potrebbe essere secondo Lei il profilo più adatto alla successione? "Sono estremamente sincero: non conosco così bene i profili attualmente saliti agli onori della cronaca da indicare un successore ideale. Nel calcio ci sono tanti tuttologi, io invece con il passare del tempo arretro sempre più sulle mie sicurezze. Ci sono tanti giocatori bravi che possono sorprendere come ha fatto Kim. Se chi fa di mestiere questo sceglierà la persona giusta non si soffrirà di nostalgie come l'estate scorsa. È ovvio che gli operatori di mercato non possono fare come i tifosi da bar che possono dire ‘È andato via Kim, prendiamo Ibanez’, tanto per fare il nome di un difensore in uscita dalla Roma. Gli operatori di mercato sono lautamente pagati per conoscere le caratteristiche e la vita privata, tutto di un giocatore. Chi invece è deputato a raccontare quel che succede in campo e fuori dal campo è tutta un'altra storia, tant'è che altrimenti non si spiegherebbe perché i direttori sportivi prendano degli stipendi così alti ".
L'ultima domanda riguarda Ibanez, giocatore da Lei appena nominato. Pensa che il suo trasferimento al Napoli possa rappresentare un'operazione fattibile per il Napoli oppure vede il ragazzo diretto verso lidi esteri? "Basta che si paga, non è un problema: la Roma è disponibile a darlo al Napoli e a qualsiasi altro club. Dipende soltanto dall'importo, questo calcio non mette veti ai calciatori. Se il momento storico richiede denaro, chi paga bene porta a casa il giocatore. Avete visto cos'è successo con Manolas: era un idolo alla Roma ed è passato al Napoli, peraltro non rendendo come sperato. Il prezzo per portare via Ibanez? Credo che la base di partenza sia 30 milioni, poi si può trattare. Tutto sommato il ragazzo è giovane, è un nazionale brasiliano, un giocatore che ha ottime potenzialità. Quindi credo che non sarebbe una scelta bislacca".
A cura di Enrico Esposito
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