Filippo Maniero è stato un grande attaccante di Serie A e B in attività tra l’inizio anni ‘90 e il 2010. Nell’arco della sua carriera ha indossato molteplici maglie, tra cui quella del Venezia per quattro stagioni, affermandosi come uno dei migliori marcatori del campionato massimo italiano. L’ex calciatore, oggi allenatore e dirigente, è intervenuto in esclusiva ai nostri taccuini per parlare di Napoli e Venezia e per dire la sua in vista della sfida tra gli azzurri e i veneti prevista per domani alle 20.45. Di seguito l’intervista.
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ESCLUSIVA – Maniero: “Napoli, che attacco! Bene anche l’innesto di Juan Jesus. E su Insigne…”
L'ex attaccante è intervenuto in esclusiva ai nostri taccuini per dire la sua su Napoli e Venezia, che si sfideranno all'esordio stagionale
Le parole di Filippo Maniero
Che sensazioni ha per la stagione del Venezia?
“Prima di tutto mi fa piacere rivederli in Serie A dopo tanti anni. Quello che ho passato lì a Venezia è stato un periodo molto positivo della mia carriera, mi fa un enorme piacere che siano tornati nel calcio che conta. È logico che la Serie A non è come una Serie b. Sarà un campionato difficilissimo dove ci saranno delle squadre che lotteranno per degli obiettivi importanti ed altre che lotteranno per degli obbiettivi, diciamo così, di salvezza, tra cui il Venezia. Penso che per i veneti l'obiettivo sarà la permanenza in A e mi auguro che riescano a centrarlo”.
A livello societario le piace la gestione del club arancioverde?
“Sinceramente non conosco i proprietari, ma conosco Paolo Poggi e Collauto, che sono secondo me gli artefici di questa rinascita. Tra l'altro sono anche veneziani quindi meglio di loro nessuno può sapere e capire i problemi e le soluzioni che ci vogliono. Penso che se son tornati in serie A dopo tanti anni il merito vada, oltre che ai ragazzi, anche a loro. Adesso logicamente viene il difficile“.
Le è piaciuto il mercato che ha fatto il Venezia? Gran colpo Caldara!
“Si, Caldara è uno dei nomi top in una squadra come il Venezia. Perché se questo ragazzo non verrà perseguitato da degli infortuni come negli ultimi anni, scopriremo che è uno dei difensori più giovani più forti che abbiamo in Italia. L'ha già dimostrato all'Atalanta, passando al Milan. Mi auguro per lui che sia un anno dove l'aspetto fisico gli sorrida. Anche perché un po' di fortuna la meriterebbe”.
La missione della salvezza è alla portata?
“Sarà il campo che dirà questo. Ci saranno altre tre o quattro squadre che lotteranno per lo stesso obiettivo come capita ogni anno. Sarà un mini-torneo molto difficile ristretto a quattro o cinque club. Pensa che l'anno scorso due delle tre che erano salite sono retrocesse subito. Il cambio di categoria è importante e dovrà essere affrontato nel migliore dei modi”.
Passiamo al Napoli. Dove collocherebbe gli azzurri nella griglia di inizio stagione?
“Sicuramente tra le prime tre. Se fossimo nel moto gp, si direbbe in prima fila. Al di là dell'aspetto tecnico, c’è anche da considerare l’arrivo di un allenatore bravo e capace, il quale è riuscito a trattenere tutti gli uomini più validi. Credo che la continuità sia una componente fondamentale per fare bene. Poi, il Napoli ha un reparto avanzato che non è secondo a nessuno in Serie A: Osimhen, Insigne, Politano, Mertens, Lozano, chi più ne ha più ne metta. Tutti giocatori di grandissima esperienza, che sono protagonisti con le rispettive nazionali. L’attacco il reparto che può fare la fortuna del Napoli”.
Spalletti sarà il valore aggiunto?
“Sì, lui trova un gruppo collaudato, che si conosce sia calcisticamente che umanamente. Può essere determinante”.
Juan Jesus è il profilo di cui il Napoli aveva bisogno per la difesa?
“Il brasiliano è un ottimo difensore, un jolly, perché può fare sia il centrale sia l’esterno a sinistra, come ha già dimostrato in altre esperienze in Serie A. Penso che se Spalletti lo ha voluto e perché lo stima come calciatore e come persona. E io sono d’accordo con lui”.
Insigne e il Napoli, sempre più distanti. Che ne pensa della situazione di Lorenzo?
“Sono questioni soggettive, non conosco i piani del Napoli e non conosco la volontà di Insigne per il suo futuro. Certo, non ti aspetti mai una situazione del genere. Lorenzo è nato a Napoli, vive a Napoli, gioca con il Napoli e ha il Napoli nel sangue. È uno di quei classici giocatori che amerebbe finire la carriera nella squadra della sua vita, come Totti, Maldini, Del Piero. Però, sai, sono scelte personali. Il mercato negli ultimi anni si è spostato dalla parte di chi vuole andare a scadenza per poi magari strappare un contratto più oneroso verso fine carriera. Chissà!”.
Napoli-Venezia, che partita sarà?
“Beh, sulla carta, non c’è neanche da discutere. Il Napoli lotterà per un traguardo importante, lo Scudetto, mentre il Venezia è una matricola che dovrà cercare di salvarsi. Il pronostico è tutto a favore dei partenopei. Però, come ben sappiamo, le prime partite di campionato sono un po’ insidiose, perché tanti giocatori sono in ritardo di condizione, altri sono reduci dall’Europeo, le temperature sono ancora abbastanza elevate. Insomma, le prime partite nascondono sempre tante insidie. I valori in campo, in ogni caso, sono molto differenti e io penso che il Napoli non avrà difficoltà a far suoi i tre punti”.
A cura di Giuseppe Canetti
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