Luigi De Magistris, ex magistrato, politico italiano ed ex sindaco di Napoli ha ricordato in esclusiva ai nostri microfoni Diego Armando Maradona: "Sono tanti i ricordi che mi legano a Diego a Diego Armando Maradona sinteticamente come non ricordare il 1984 quando mi trovavo in campeggio in Sardegna e con i miei amici i miei compagni acquisimmo la notizia sui giornali sportivi, sui giornali della città, sui giornali nazionali che Napoli aveva acquistato Maradona. Poi ero allo stadio San Paolo quando ci fu la presentazione in quel 'giorno indimenticabile e poi lo scudetto dell'87' vissuto in curva in curva B e poi l'emozione grandissima da sindaco di Napoli di avergli conferito la cittadinanza onoraria nel 2017 quando lo incontrai, Diego che già non stava bene, le sue parole erano tutte dedicate alla città, ai giovani, ai più fragili, alle alle periferie. Ricordo anche che qualche ben pensante napoletano più di uno pensò di criticarmi per quella scelta di dargli convintamente alla cittadinanza onoraria. Perché mi dicevano che non era un un buon esempio Maradona. Maradona è l'unica persona che ha saputo unire tutti i napoletani indipendentemente dall'età, dalla condizione economica, sociale, dalle idee politiche, dai quartieri. E poi purtroppo con la morte, però anche la grande emozione di avergli intestato in pochissimi giorni con il consenso di tutta la città lo stadio che da stadio San Paolo è diventato stadio Diego Armando Maradona. È quella emozione quando ancora oggi ci si collega e si ascolta attraverso la radio, la televisione siamo collegati dal Diego Armando Maradona, è una grande emozione averlo potuto Fare anche da sindaco della città che amo".
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De Magistris: “La mia lotta per la cittadinanza onoraria data a Diego nel 2017”
Le parole dell'ex sindaco ai nostri microfoni
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