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Cruz: “Natan in Spagna può crescere. Neres? Così può diventare titolare. Su Buongiorno…”

Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 
L'ex difensore brasiliano del Napoli ha parlato della squadra di Conte

Andre Cruz, ex difensore brasiliano del Napoli, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni dell'avvio di stagione della squadra di Antonio Conte. L'ex azzurro si è soffermato anche sui connazionali Neres e Natan, oltre che su Buongiorno che in questo inizio di stagione si è preso le chiavi della difesa.

Andre Cruz in esclusiva ai nostri microfoni

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Il Napoli con Conte è tornato bello e vincente come quello di Spalletti: può lottare per lo scudetto?

"Credo che il Napoli deve credere di poter vincere lo scudetto perché ha una buona squadra e sta giocando bene. Perché non pensare allo scudetto? Il Napoli deve crederci e continuare fino alla fine a lottare sempre, perché la Serie A è un campionato difficile. Spero che il Napoli possa rivincere lo scudetto, qui dal Brasile tifo per voi".

Lo scorso anno il Napoli ha preso tanti gol: ora la difesa funziona. Quanto è stato importante l’acquisto di Buongiorno?

"Non conosco bene Buongiorno, però è giovane e forte fisicamente, è un calciatore della Nazionale anche se non ha ancora esperienza in Champions. Ma essendo italiano conosce già bene il campionato e a Napoli ha già convinto. La difesa del Napoli ora funziona, e questo è molto importante perché ti dà tranquillità nella partita. La squadra nell'insieme funziona, questo è importante".

Natan è andato in prestito al Betis dopo un’annata deludente in azzurro: secondo te può crescere e tornate a Napoli in futuro?


"Natan è giovane ed era abituato a giocare in Brasile. In Italia il calcio è completamente diverso ed è più difficile tatticamente e fisicamente. Poi c'è una pressione differente, doveva anche adattarsi in una nuova città. Non è così semplice, doveva imparare la lingua e la mentalità del calcio italiano e degli allenamenti. Anche avere amicizie dentro e fuori dal campo. Poi giocare in una piazza come Napoli non è facile per un ragazzo giovane. In Spagna potrebbe andare meglio perché la mentalità è più vicina a quella brasiliana, anche se Napoli anche ha delle similitudine. Ma in Spagna il calcio è più tecnico e penso che Natan possa fare bene".

Hai giocato a Napoli e conosci bene i tifosi: quanto saranno fondamentali in questa stagione?

"I tifosi sono sempre fondamentali nel calcio. Per la squadra è importante lavorare per poter giocare bene, è fondamentale ciò che si fa in allenamento che viene prima delle partite. Chi si allena bene gioca bene, dopo viene il resto. I tifosi rispondono alla grande se in campo giochi bene".

Neres sta stupendo con giocate e numeri impressionanti. Riuscirà a prendersi il posto da titolare?

"Neres è un giocatore molto tecnico e veloce. Però deve adattarsi anche lui al calcio italiano. Un brasiliano con quella tecnica se riesce ad adattarsi e capisce come funziona può fare molto bene. Le sue qualità sono indiscutibili. Ora bisogna capire se riuscirà ad adattarsi a questa mentalità per prendere il posto da titolare".

C’è un calciatore del Napoli di oggi in cui ti rivedi?

"Oggi i giocatori tecnici soprattutto in difesa sono difficili da trovare. Il calcio è cambiato rispetto a quando giocavo io. Rivedo un po' le mie caratteristiche in Beraldo del PSG, anche se porta poco la palla avanti. Fa passaggi lunghi agli attaccanti ed ha buona tecnica. Ma non ho visto difensori che tirano le punizioni come me o come Mihajlovic (ride ndr). Questi difensori non ci sono più, neanche qui in Brasile. Adesso sto pensando di fare una scuola qui per insegnare ai giocatori a tirare le punizioni. Neanche gli attaccanti le tirano più (ride ndr)".

A cura di Giovanni Frezzetti

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