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interviste

Bagni: “Turnover? Non c’è da meravigliarsi! A chi critica Meret dico una cosa. Su Kvara…”

Alex Iozzi
Una lunga chiacchierata con uno dei molteplici "doppi ex" di Napoli e Lazio

Salvatore Bagni, ex calciatore (di ruolo centrocampista), nonché doppio ex di Napoli (sia con gli scarpini al piede che come dirigente) e Lazio (nelle vesti di consulente tecnico), si è concesso (in esclusiva) per un'intervista ai taccuini di CalcioNapoli1926.it alla vigilia della sfida di campionato (in programma domani, 8 dicembre 2024, alle 20:45, e valevole per la 15ª giornata di Serie A) tra la compagine azzurra e quella biancoceleste. Diverse le tematiche trattate: dal confronto più recente tra le due squadre in Coppa Italia alle ipotetiche sorti della lotta Scudetto, passando per analisi incentrate sulle trattative interne che la dirigenza partenopea sta effettuando per quanto concerne i rinnovi di Alex Meret e di Khvicha Kvaratskhelia.

"Il Napoli non dovrebbe star lottando per lo Scudetto", le parole di Bagni a CN1926

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Partiamo dall'argomento più attuale in casa SSC Napoli: in che modo commenta le scelte fatte da Antonio Conte per la gara di Coppa Italia?"È una gara in cui tutti si soffermano sugli undici cambi, ma lui voleva dare spazio a tutti i calciatori perché, non avendo le coppe, di spazio ne hanno sempre meno: in campionato la squadra è sempre la stessa. Ha voluto dare fiducia e crede in quei calciatori, ha fatto gruppo; poi ci sono delle scelte da fare, ci sono delle priorità: c'è il campionato e lui ha deciso di puntarci, non c'è niente di cui meravigliarsi. Magari la Lazio ne ha cambiati 4/5, l'ha fatto anche il Milan, l'han fatto un po' tutte le squadre, mentre Conte ha deciso, secondo me per il bene del gruppo, di dare minutaggio a tutti dato che non ci sono neanche le coppe, dove loro potrebbero giocare. Adesso per loro, infatti, diventa un po' più difficile entrare in campo e giocare da titolari, ma sono scelte: vanno rispettate. Tutto quello che ha fatto Conte fino ad adesso è stato stratosferico, straordinario, perciò andiamo avanti così".

Al netto di quanto appena detto, ritiene che un paio di singoli abbiano fatto, nonostante tutto, bella figura giovedì sera?"Neres sicuramente ha fatto una buona figura. Mi piace di più quando gioca a destra ovviamente, dato che può rientrare, ma mi è piaciuto. Anche Simeone, Giovanni c'è sempre: in qualche modo, la prestazione Simeone la fa sempre".

Spostando il focus sulla sfida di campionato, c'è un calciatore tra le fila dei biancocelesti che Conte ed il suo Napoli dovrebbero temere più di tutti?"Zaccagni è un calciatore che può metterti in difficoltà, anche se su quella fascia c'è Di Lorenzo, quindi mi sento abbastanza tranquillo. Secondo me, il vero trascinatore della Lazio, quello che ha cambiato il modo di giocare e di stare in campo dei biancocelesti, è Guendouzi: trascina, coordina, dà indicazioni... Guendouzi è, secondo me, il calciatore più importante di questa Lazio".


L'Inter passeggia in casa contro il Parma, mentre l'Atalanta fa registrare la 9ª vittoria consecutiva in stagione battendo il Milan: sono le due formazioni nerazzurre le principali antagoniste del Napoli per la vittoria dello Scudetto?"Direi proprio di sì. L'Inter è la favorita sin dall'inizio del campionato e lo rimane. Il Napoli sta facendo qualcosa che non si aspettava nessuno: è lì, ma per merito dell'allenatore e dei calciatori che l'han seguito. Il Napoli è lì, ma non doveva esserci. Dopo il campionato scorso, Conte è riuscito a entrare nella testa dei calciatori e, adesso, appare come essere una squadra credibile per il raggiungimento di traguardi importanti. L'Atalanta ha una rosa ampia, ha tanti cambi, può far rifiatare molti calciatori e adesso, dopo la vittoria dell'Europa League, ha sviluppato la mentalità della squadra vincente. È una squadra che gioca uguale in campionato, in Champions League: gioca alla stessa maniera contro ogni avversario e questo dettaglio è fondamentale per la sua classifica".

Capitolo rinnovi: la trattativa con Meret stenta a decollare. Il Napoli dovrebbe confermare Alex tra i pali oppure sarebbe meglio puntare su Caprile per la prossima stagione? "A me Meret piace tantissimo. Io a chi lo critica dico sempre che dovrebbe farmi capire, nel caso in cui Alex dovesse andar via, chi arriverebbe a sostituirlo. Parliamo di un portiere convocato sistematicamente nei tre della Nazionale. Guardando in Italia, faccio fatica a capire chi potrebbe arrivare al suo posto; basta vedere i portieri delle altre, come Milan, Inter oppure Juventus, per capire che Meret è un ottimo portiere. Ogni tanto farà qualche errore con i piedi, non è perfetto, ma resta un gran portiere. Noi guardiamo soltanto ciò che ha sbagliato (come tutti), ma non guardiamo mai a ciò che ha fatto molto bene. Alex ha salvato il Napoli in molte occasioni quest'anno: ai calci di rigore contro il Modena, nella partita di inizio stagione con il Parma... Meret ne ha fatte di parate decisive e qualche punticino lo abbiamo anche per merito suo".

Dalla vicenda Meret alla "telenovela" Kvaratskhelia: quali sono le sue sensazioni in merito alla situazione legata al rinnovo del georgiano?"Secondo me, rinnova. Di mezzo c'è anche il problema della clausola, ma una volta che avrà rinnovato, il Napoli la sfrutterà quando sarà il momento. Kvaratskhelia ha ancora due anni di contratto, però, ovviamente, prima si fa e meglio è: la situazione che si è verificata con Osimhen insegna. Secondo me, il Napoli ci perderà un po' nella cessione di Kvaratskhelia, perché quei 100 milioni di euro che venivano chiesti fino all'estate scorsa non sarà semplice guadagnarli. Il rinnovo arriverà, ma potrebbe anche esserci una cessione a fine anno. Dipende anche da cosa deciderà Conte, da cosa deciderà il Napoli, se si riuscirà a trovare un sostituto di quel valore, cosa non semplice. Sono tante le cose che possono succedere da qui fino al termine del campionato. Per me, ripeto, rinnova, magari non alle cifre che richiedono lui e il procuratore, ma il calciatore sa che, successivamente, potrebbe esser ceduto e andare a guadagnare molto di più altrove".

Concludiamo con una domanda un po' più personale: c'è un centrocampista facente parte della rosa attuale del Napoli in cui rivede il se stesso calciatore? "Più che in un centrocampista del Napoli, mi rivedo in Barella. I tre del Napoli sono tutti straordinari, ma con caratteristiche diverse: McTominay è l'equilibratore di questa squadra, colui che gli permette di giocare in modo diverso. È un calciatore che si è inserito velocissimamente: ha fisico, calcia bene sia di destro che di sinistro, colpisce alla grande di testa... È un calciatore che sta facendo la differenza. Tuttavia, un calciatore che magari mi assomiglia di più per caratteristiche, perché difende, attacca e segna, è Barella".

A cura di Alex Iozzi

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