Allarme rientrato per Lukaku che ci sarà con la sfida con la Roma. Come giudica la stagione del belga fino a questo momento?
"I numeri parlano chiaro e sono a suo favore, 4 gol e 4 assist fanno ben sperare. Il belga è arrivato tardi alla preparazione ed è stato subito gettato in mezzo al campo. Sulle prestazioni mi aspetto, in tempi brevi, un altro Lukaku. Deve legare di più il gioco ed essere funzionale per i compagni. C’è da dire che il Lukaku dell’Inter, oltre ad essere più giovane, giocava in un sistema di gioco diverso. C’è bisogno di buona collaborazione con i compagni di reparto. Lukaku resta un valore aggiunto per la rosa del Napoli".
Le ultime prestazioni di Meret non hanno convinto, secondo lei merita il rinnovo?
"Fatico a trovare, nella disponibilità di un club come il Napoli, un portiere migliore di Meret. È un portiere affidabile con margini di miglioramento soprattutto sull’aspetto tecnico con la palla tra i piedi. Gli azzurri sono primi anche grazie a Meret. Non mi soffermerei tanto sul gol di Calhanoglu, dato che non è l’unico colpevole. Con il Parma la sua parata si è rivelata decisiva per la vittoria finale. Stessa storia a Cagliari e a Milano contro il Milan. Non trovo portieri acquistabili dal Napoli migliori di Meret".
Una particolare menzione alla difesa, con Buongiorno leader e un Rrahmani ritrovato. Su cosa si è soffermato Antonio Conte durante il ritiro?
"Conte fa parte della vecchia scuola del calcio italiano. In Italia 95 volte su 100 vince chi ha la miglior difesa non chi ha il miglior attacco. La difesa ti fa vincere i campionati, l’attacco ti fa vendere i biglietti al botteghino. I 50 gol subiti lo scorso anno hanno lanciato un allarme a Conte. Il primo step prevedeva proprio la ricomposizione della difesa. L’acquisto di Buongiorno si è rivelato fondamentale anche per ritrovare il Rrahmani dell’anno dello scudetto. Oggi gli azzurri sono molto attenti, non si ha la percezione di poter prendere gol da un momento all’altro. Bisognerà sicuramente migliorare la fase offensiva dove il Napoli ha un potenziale inespresso, dato che gli interpreti possono fare sicuramente meglio".
Quali potrebbero essere gli innesti del Napoli a gennaio?
"Molto dipenderà dalla classifica a gennaio. Il Napoli in piena corsa Champions è obbligato ad andare a puntellare la difesa. Non dobbiamo dimenticarci, però, che il mercato di gennaio è detto di “riparazione” e gli azzurri hanno poco da riparare. Se si troverà l’opportunità di migliorare il pacchetto difensivo ben venga. Il Napoli non venderà Simeone e Raspadori, non si andrà ad indebolire. Gli equilibri sono stati trovati anche faticosamente ed è meglio continuare così che squilibrare la squadra. Credo sia una rosa qualitativamente e numericamente giusta, considerando che si ha un solo impegno a settimana".
Questa prima fase del campionato vede varie squadre in lotta per la parte alta della classifica. Chi pensa che possa arrivare fino alla fine?
"Sicuramente l’Inter, è il primo nome che mi viene in mente. Fino alla fine è il motto della Juventus quindi bisogna tenerli dentro a prescindere. A gennaio andrà a rinforzare la rosa, complice qualche infortunio di troppo. Anche l’Atalanta può essere una spina nel fianco per tutti, non a caso ha vinto l’Europa League lo scorso anno. Ci metto anche il Napoli all’interno delle prime quattro. Sono curioso di vedere come recupererà terreno il Milan. Bisognerà vedere se Fiorentina e Lazio riusciranno a continuare questo trend positivo di inizio stagione. È un campionato molto divertente dove si deciderà tutto nei mesi di marzo e aprile".
A cura di Alessandro Giglio
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