editoriali

Zielinski, l’alunno “intelligente che non si applica” è finalmente pronto e completo

Sara Ghezzi

Diamo i voti agli azzurri

Cari lettori e care lettrici di CalcioNapoli1926.it, il campionato è andato in letargo per lasciar spazio ai Mondiali del Qatar che vedranno impegnati cinque azzurri. Ma noi non vi lasceremo soli. Per questo motivo ripercorriamo questa prima parte di stagione che ha visto il Napoli dominare in Champions League e in Serie A dando i voti ai giocatori. Nelle puntate precedenti parlavamo di quello che probabilmente è stato tra i miglior centrocampi d’Europa, sicuro il migliore in Italia. Insieme a Lobotka e Anguissa il merito è anche di Piotr Zielinski che però prende un voto un po’ più severo: 7,5.

Zielinski l'alunno intelligente ma che non si applica è pronto a prender il volo

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Piotr è il classico alunno intelligente ma che non si impegna quanto le sue qualità meriterebbero. Mi spiego. Probabilmente il centrocampista polacco è il giocatore più tecnico del Napoli, uno di quelli baciati dal talento cristallino, ma che troppe poche volte lo mette in atto. Anche in questa stagione in cui sembrava esser cambiato ha vissuto la sua solita fase calante che mi ha fatto “incazzare” spingendomi ad abbassargli il voto.

Fatta questa premessa, Zielinski ha iniziato la stagione al meglio e in alcune partite è sembrato finalmente quel giocatore che tutti aspettiamo da anni. I numeri sono a suo favore, infatti in 21 presenze ha messo a segno 6 gol e fornito 7 assist. Numeri che fanno bene alla sua autostima e fanno sperare in una seconda parte di stagione portato avanti come il suo talento merita. Ciò che maggiormente è piaciuto di Piotr, nelle partite in cui ha deciso di mettere a frutto le sue qualità, è stato il suo prendersi per mano la squadra come a voler dimostrare di essere più libero e meno oscurato dai famosi senatori.

La sua voglia di prendersi definitivamente in mano il Napoli

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Zielinski ha voluto fortemente vivere questa stagione senza i vari Insigne, Mertens, Koulibaly. Ma non perché li volesse male, semplicemente per trovare il suo spazio, per brillare di luce propria e non mettersi a disposizione degli altri. L' ha voluta talmente tanto da rifiutare un’offerta da capogiro arrivata dal West Ham. Lo ha dimostrato sul campo in gare come quella contro il Liverpool in cui ha mostrato la sua personalità prendendosi la briga di tirare il calcio di rigore che poi ha anche realizzato, mostrando la sua tecnica con quel pallonetto realizzato ai danni di Alisson siglando il quarto gol degli azzurri. Momenti che diciamoci la verità ci hanno fatto brillare gli occhi come dei genitori che finalmente vedono il proprio figlio volare, poi però non si sa perché sembra avere paura di sé stesso e quindi arriva a sbagliare due volte il calcio di rigore contro i Rangers. Errori che gli hanno pesato un po’ per un "frame" della stagione per poi ritrovarsi nelle partite finali.

Zielo ha concluso il suo Mondiale in cui ha messo a segno anche un gol. Ma a gennaio è atteso dalla conferma, perché per far sì che i sogni si avverino c’è bisogno di lui, il giocatore dalla tecnica sopraffina capace di danzare sul pallone come pochi al mondo.

A cura di Sara Ghezzi

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