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editoriali

Non è Saetta McQueen, ma il nuovo fulmine della Samp: Zanoli può essere il futuro del Napoli

Zanoli
Protagonista con il Verona, il terzino del Napoli è diventato uno dei perni della Samp

Edoardo Riccio

Un fragoroso rumore nell'aria, un frastuono assordante di motori bollenti, le autovetture sono in posizione. Ma non si tratta della Piston Cup dove gareggia Saetta McQueen, protagonista del celebre film della Disney. Perché qui a prendersi la scena è stato Zanoli, nuovo fulmine della Sampdoria, vettura dalla rapidità indomabile. Ieri Alessandro ha siglato il primo gol in Serie A con la maglia blucerchiata, calando il tris al Ferraris nello spettacolare scontro salvezza e stendendo definitivamente il Verona. Undicesima presenza con i liguri tra campionato e Coppa Italia. Da riserva ancora acerba di Di Lorenzo al Napoli a saetta micidiale della Samp di Stankovic. Il futuro è roseo, ma a tinte azzurre, in un modo o nell'altro.

"Felice per il gol e per i tre punti, fondamentale per il percorso salvezza. Napoli? Mi serviva continuità per giocare, che lì giustamente non ho trovato. Ringrazio il mister, partita dopo partita mi sento sempre più fiducioso". Coraggio e determinazione hanno contraddistinto un calciatore di prospettiva, colmo di talento, un diamante ancora grezzo da levigare. Era necessario lasciare il Napoli durante la finestra invernale di calciomercato per cominciare a giocare e macinare chilometri sulla corsia preferita.

Da saetta della Samp a possibile titolare al Napoli: il futuro si chiama Zanoli

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Allora prima i contatti con la Cremonese, con qualche interesse dalla Serie B. Poi l'intuizione vincente del solito Giuntoli, l'ennesimo capolavoro (in estate ha sfidato le regole del calciomercato, ingaggiando calciatori come Kim e Kvara a prezzi stracciati): scambio con la Sampdoria, Bereszyński a Napoli e Zanoli a Genova. Tutti propensi ad un'operazione straordinaria per il club azzurro. Il polacco avrebbe assicurato esperienza ai partenopei, consentendo a Di Lorenzo di rifiatare nei momenti clou della stagione; ed Alessandro avrebbe avuto più minutaggio con l'augurio di sfoggiare le sue migliori qualità sulla sponda blucerchiata di Genova. Tutti propensi tranne Spalletti, o quasi.

Perché Luciano non avrebbe voluto privarsi di un giovane tanto talentuoso. Non a caso, difatti, l'allenatore italiano è stato l'ultimo a dare il benestare all'affare, proprio per l'incredibile stima e l'elevata considerazione che aveva del ragazzo originario di Carpi. Trascorsi momenti di riflessione, Spalletti si convince dopo alcuni giorni, la Samp ringrazia. Sa di aver messo a segno un gran colpo, sa di essersi assicuro un terzino di qualità, con personalità da vendere. Un fulmine a ciel sereno per i difensori, repentino nelle cavalcate, stantuffo sulla corsia di destra, a mo' di Saetta McQueen, forse anche più veloce. E la galoppata effettuata ieri nella gara con gli scaligeri è l'esempio lampante di quanto appena detto...

La crescita di Alessandro è sotto gli occhi di tutti, la Samp spera nella salvezza anche attraverso questo giovane talento. La rete al Verona è la metafora della grinta di Zanoli e del suo desiderio ardente di mostrare al Napoli e alla Serie A di che stoffa è fatto. Nel nuovo sistema di gioco di Stankovic sono lampanti le doti offensive di questo calciatore di prospettiva. E chissà se l'obiettivo dei blucerchiati potrà essere raggiunto anche attraverso l'espressione del potenziale assoluto di un giocatore in rampa di lancio.

A cura di Edoardo Riccio

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