Yolanda Aguirre Guiterrez è stata ormai incoronata. Mister Pistolesi l'ha schierata fin dalla prima giornata tra i pali del Napoli Femminile dopo aver ricevuto già segnali importanti durante il ritiro. E il giovanissimo portiere originario della regione di Don Chisciotte sta ripagando la fiducia dell'esperto allenatore toscano. Nello 0-0 contro l'Hellas di sabato scorso Yoli ha chiuso la saracinesca in due occasioni, permettendo alle azzurre di dare seguito alla vittoria sulla Fiorentina della settimana precedente. Dopo le partenze di Perez e Tasselli il Napoli ha trovato un nuovo e affidabile custode per inseguire il sogno della permanenza in Serie A.
Dalla Spagna con furore
Yolanda Aguirre, il nuovo angelo custode del Napoli Femminile
Prima puntata della rubrica dedicata alle calciatrici azzurre
Alla scoperta di Yolanda Aguirre
Daimiel è un paesino di circa 19000 abitanti situato nella provincia autonomia di Castiglia-La Mancia. Lì in una tra le regione che costituiscono il cuore della Spagna nasce il 23 ottobre del 1998 Yolanda Aguirre Guiterrez. 165 cm, fisico agile, brava nel gioco aereo e ad imbastire la manovra, la Aguirre muove i suoi primi passi nel calcio non ancora adolescente. Dal 2013 al 2017 infatti milita nella squadra del La Solana, a circa 38 km dalla sua città natale. A diciannove anni avviene il passaggio al Santa Teresa, club della Primera Iberdrola, il massimo campionato iberico. Un trasferimento in una città dell'Extremadura, regione non molto lontana dalla Mancia, per Yolanda che nel frattempo ha già conosciuto la gioia di vestire la maglia della Nazionale.
Nel 2016 infatti è arrivata al secondo posto nell'Europeo Under 19. Al Santa Teresa disputa undici gare da titolare nella stagione 2017/2018 ma conosce la retrocessione del club in SegundaDivision. Lì rimane per i successivi due anni e ottiene la promozione nell'estate del 2020. Il ritorno nel massimo campionato coincide con una maglia da titolare conservata per tutta la stagione. Trentuno sono infatti i gettoni collezionati da Aguirre durante un'altra annata chiusa con l'amara retrocessione in serie cadetta.
Il trasferimento al Napoli Femminile
Da questa estate però la ventiduenne promessa iberica ha intrapreso un nuovo percorso della sua già lunga carriera nel calcio professionistico. Il Napoli Femminile infatti la acquista in linea con un riallestimento totale del reparto portieri che prevede anche l'ingaggio della canadese Kelly Chiavaro. Aguirre dimostra già durante il ritiro di Rivisondoli di possedere doti significative che potrebbero convincere mister Pistolesi ad affidarle la custodia della porta azzurra. E difatti accade proprio così: sin dal debutto in campionato con l'Inter il posto da titolare tra i pali è affidati all'estremo difensore ex Santa Teresa. Nonostante l'inizio complicato a causa delle pesanti sconfitte con le nerazzurre (0-3) e la Roma (4-1) le ragazze di Pistolesi non si perdono d'animo e alla terza giornata trovano la vittoria in casa ai danni della Fiorentina. Nell'occasione Aguirre compie un intervento decisivo ad inizio gara e mantiene la porta inviolata.
Un'iniezione di fiducia importante per la giocatrice spagnola che nella difficile trasferta sul campo dell'Hellas Verona fornisce un contributo fondamentale per il pareggio finale. Sia nel primo tempo che diverse volte nel finale è proprio lei ad effettuare delle parate sicure che permettono alla sua squadra di ottenere un risultato preziosissimo. Il Napoli Femminile deve ringraziare infatti la sua brillante performance grazie alla quale la striscia positiva in campionato prosegue. E adesso tra due giorni a Cercola arriva un'altra big, il Milan di Maurizio Ganz: un test indubbiamente stimolante per le ragazze di Pistolesi. Ed in particolare per Yoli Aguirre che sembra essersi calata subito nella realtà del campionato italiano. Come ha scritto lei stessa in una commovente lettera al Santa Teresa, la sua partenza dalla Spagna è stata una decisione dolorosa ma necessaria per proseguire il suo cammino. Un percorso avvincente puntato con forza a migliorarsi con umiltà e ottimismo.
A cura di Enrico Esposito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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