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editoriali
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Si scrive Frank Zambo Anguissa, si legge strapotere fisico
E' sempre più suo, il centrocampo del Napoli. Strapotere fisico, esplosività, dominio ma non solo. Ridurre Frank ad un mastodontico colosso è fargli un torto i giustificabile: perché Anguissa è molto, molto di più. Arrivato all'ombra del Vesuvio nell'estate del 2021, il camerunese si è preso le chiavi del centrocampo azzurro senza passare dal via. Era esattamente quello che serviva ad un Napoli estremamente tecnico, ma poco concreto, poco fisico, perdente nei contrasti, negli uno contro uno in quella porzione del campo che determina vittorie e sconfitte. Anguissa è stato la risposta ad un deficit che il Napoli si portava dietro da troppo tempo e che chiedeva di essere colmato. E ieri i classe '95 ha segnato la sua prima doppietta. Di forza, di prepotenza, ma anche di intelligenza. Ché non è mai un caso, se ti trovi lì, al posto giusto nel momento giusto, e se hai la forza, la precisione ed il coraggio di segnarne due. "Segnare è sempre importante anche se per il ruolo che ricopro non è fondamentali. Ci sono cose più importanti e la priorità va sempre ai risultati collettivi e quindi conta vincere. Ora non vogliamo fermarci ma, pur pensando partita per partita, intendiamo fare sempre bene vincendole tutte". E' vero, segnare non è fondamentale per un centrocampista. Ma per la squadra è fondamentale che tutti riescano ad andare a rete. E, se succede, significa che sta funzionando tutto alla perfezione. Con Frank, sono ben 10 i calciatori azzurri andati a rete in questa prima parte di stagione. Una statistica eccezionale, per il Napoli di Luciano Spalletti, che può sorridere e gettarsi alle spalle (sì, ma con prudenza) i fantasmi del passato.
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