Il Napoli di Garcia ha mostrato il suo volto simil Braga, però - fortunatamente - con molta meno sensazione di subire il pericolo costante dagli avversari. In quell'occasione c'era innanzitutto Osimhen e ieri sera si è sentita tantissimo l'assenza del nigeriano al centro dell'attacco nel primo tempo, quando il Napoli tentava di cercare Raspadori centralmente e non vi riusciva mai. Così è stato anche nella seconda frazione, con la differenza che Garcia può allenare campioni di livello internazionale, Fischer no. Questo è merito della dirigenza del Napoli e non lo si deve mai dimenticare. Kvaratskhelia è un profilo che sarebbe stato tranquillamente rintracciabile anche dai tedeschi, arrivati quarti l'anno scorso. Invece l'ha scelto il Napoli e oggi può giocare pure nel Real Madrid senza che nessuno si sconvolga. È suo l'assist proprio per Raspadori in un momento di rottura del raddoppio sulla sinistra. Poi Jack è perfetto nella tecnica del tiro, si bilancia e coordina in un secondo e il pallone bacia a stampo la rete per poi rotolare di nuovo in campo. È il gol vittoria che libera il Napoli da una partita parecchio brutta, ma che finalmente Garcia non ha vissuto sul filo dell'equilibrio. In questo ci sembra un Napoli cresciuto che sta imparando cosa sia la compattezza, pur considerando che ci saranno altre Fiorentina, altre Lazio (si spera non già il Milan ndr) perché i difetti tecnico-tattici non mancano.
Uno di questi è l'uscita dal basso in cui il Napoli ha smesso di eccellere. Non esce centralmente, non gestisce la pressione. L'ha preparata con palla di Meret sulle mezze ali che però non l'hanno tenuta praticamente mai. Ci vorrà altro contro il Milan di Leao e compagni, molto bravi negli strappi ma pure nei duelli e nelle transizioni positive immediate. E forse giocherà Simeone, nonostante Raspadori sia davvero un giocatore delizioso e troppo sopravvalutato da numero 9. Cosa che invece è, e che segni sempre in Europa non è un caso: il centravanti scattante e pronto alla porta è una tipologia che funziona molto bene contro chi non marca all'italiana, evidentemente. Così registriamo ad oggi, 24 ottobre. Ora un po' di giorni prima di una sfida che sancirebbe un trittico fondamentale per Garcia, prima delegittimato e poi rimesso al centro da De Laurentiis. Con lui il Napoli farà una buona stagione. Con tutte le sfumature dell'aggettivo "buona" annessi e connessi.
Di Mattia Fele
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