L'Union Berlino ha una grande storia, ma non un blasone importante nel calcio europeo. In questa stagione sta soffrendo moltissimo e non riesce a ritrovarsi, ma è pur sempre una squadra pericolosa: soprattutto in casa
L'Union Berlino - attualmente quartultima in Bundesliga con soli 6 punti - sarà la prossima avversaria del Napoli in Champions League. In un girone piuttosto complesso e intricato per il Napoli ma allo stesso tempo non impossibile da superare, specialmente considerando la forza che gli azzurri espressero l'anno scorso come rosa e valore del proprio gioco. Nonostante il momento non proprio felicissimo in campionato, Garcia ha dimostrato finora di esportare in Europa un gioco piuttosto moderno, talvolta persino eccessivamente. Guai invece a sottovalutare l'avversaria tedesca, nonostante provenga da un filotto clamoroso di sconfitte consecutive (l'ultima contro lo Stoccarda per 3-0, proprio in casa).
L'Union non faccia la forza
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Fischer ha bisogno di ritrovare i suoi, il suo 3-5-2 granitico ed esplosivo che da tempo non si vede in campo né in Bundesliga né in Europa. Ne avevamo visto un assaggio contro il Braga, capace poi di una clamorosa rimonta grazie ad un gol pazzesco di Bruma. L'Union è una squadra che nasce dalla dissidenza, dalle vicissitudini dure del muro di Berlino e da una reazione storica potentissima, che ha letteralmente mosso le fondamenta di questa squadra. Va ricordato però che si tratta della prima presenza in assoluto in Champions, fattore che - forse - al momento sta pesando insieme ad alcuni infortuni. In generale, la seconda squadra della capitale tedesca non riesce più a ritrovare i propri princìpi di gioco, specie nell'attacco alle fasce e sui calci piazzati, fondamentali in cui Fischer ha educato i suoi in modo esplosivo e sopraffino. In quest'ottica l'acquisto estivo di Robin Gosens, fermo però ai box e in dubbio per la gara di questa sera. Il tecnico tedesco vorrà quindi - oltre a tenere stretto Lobotka come ieri ha dichiarato - sfruttare l'ampiezza come fonte di gioco e cercare di allungare le maglie del Napoli, che ha dimostrato di non reggere perfettamente i grandi spazi specie correndo all'indietro. Almeno da quando c'è Garcia in panchina.