Da Auxerre viaggiamo fino ad arrivare a Montpellier, luogo in cui un trentaduenne Nikola Maksimovic ha scelto di "ripartire" dopo quattro mesi vissuti da svincolato (in seguito alla scadenza del contratto che lo legava ai turchi dell'Hatayspor). Tesserato dai piani alti de Le Petit Chelil al fine di risollevare le sorti di una stagione finora disastrosa (ultimo posto in Ligue 1 con appena 7 punti racimolati in 11 partite), il centrale serbo ha apportato solidità alla retroguardia transalpina la quale, con l'originario di Bajina Basta titolare per il 100% dei minuti, ha subito soltanto due gol (netto miglioramento rispetto ai 29 fatti registrare nei precedenti 9 impegni) tra Le Havre(sconfitta per 1-0) e Brest(vittoria per 3-1). Un inizio di novembre nel segno della "rinascita sportiva" anche per Adam Ounas. Dopo settimane ricolme di trattative e di flirt con i club di tutta Europa, l'esterno algerino ha firmato un accordo annuale con l'Al-Sadd Sports Club, squadra militante nella Qatar Stars League con cui ha debuttato una settimana fa, in data lunedì 4 novembre 2024, nell'incontro valevole per la 4ª giornata di AFC Champions League Elite con l'Al-Wasl, subentrando a Yusuf Abdurisag al 73'.
Mertens, che coppia con Osimhen! Dendoncker segnato da una "maledizione". Flop Elmas e Demme in Bundesliga
—Focus proiettato, adesso, sugli "ex" di nazionalità belga: da un lato vi è l'eterno Dries Mertens, calciatore imprescindibile per mister Okan Buruk al Galatasaray e autore di una doppietta sotto forma di assist (per Victor Osimhen, di cui il secondo è una gioia per gli occhi) in occasione della vittoria conseguita dalla capolista (in solitaria) della Super Lig nello scontro valido per la 4ª giornata di Europa League contro il Tottenham con il risultato di 3-2. Dall'altro, invece, vi è Leander Dendoncker, oggi capitano dell'Anderlecht(dopo che il Napoli non ha voluto esercitare il riscatto, fissato a 11 milioni di euro, durante la sessione estiva di calciomercato più recente) e che, statistiche alla mano, si porta dietro quella che potrebbe esser definita come una vera e propria "maledizione". Infatti, ogni qualvolta egli è sceso in campo nelle partita di campionato (schierato nel ruolo di mediano oppure di difensore centrale), i Paars-wit non sono mai andati oltre il semplice pareggio (in ordine di calendario: pareggio 2-2 con il Westerlo; sconfitta per 0-2 con il Genk; pareggio 0-0 con lo Charleroi; pareggio 1-1 con il Dender EH, sconfitta 2-1 con il Beerschot VA e, infine, sconfitta 2-1 con il Club Bruges). D'altro canto, in assenza del classe '95, l'armata Hubert è sempre uscita vincitrice dal terreno di gioco (sempre in ordine di calendario: 3-0 con lo Standard Liegi, 4-0 con il Kortrijk e 0-5 con il Cercle Bruges).
Diversi volti noti anche in Bundesliga (e annesse sottocategorie), la cui sorte, però, non è egualmente buona. Kim Min-jae, al fianco di Dayot Upamecano in quel di Monaco, sta formando (nelle recenti settimane) una difesa pressoché impenetrabile. La ciliegina sulla torta è stata aggiunta nell'ultimo weekend: vittoria esterna (con il risultato di 0-1) contro il St. Pauli e quinto clean sheet consecutivofatto registrare dalla muraglia del nuovo Bayern targato "Vincent Kompany". Tutt'altro che felice, invece, il presente di Diego Demme ed Eljif Elmas, rispettivamente in forza all'Hertha Berlino e al Red Bull Lipsia. Il primo, trasferitosi nella capitale tedesca (a parametro zero) circa quattro mesi fa, non rientra tra i convocati di mister Cristian Fiél da almeno quattro partite. Per quanto riguarda il secondo, alla voce "minuti giocati" (partendo a calcolare da agosto 2024), corrisponde un misero 42.
Baroni fa sognare la Lazio. Gattuso ringrazia l'Osijek. Ancelotti perde anche Militao
—Concludiamo con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo (per ovvie ragioni) con un elogio sincero verso il sorprendente lavoro svolto da inizio annata da Marco Baroni (facente parte della rosa che conquistò il secondo Scudetto della quasi centenaria storia partenopea nella stagione 1989/90) alla guida della Società Sportiva Lazio: primato esclusivo (a quota 12 punti) nel girone di Europa League grazie al successo rimediato (al cardiopalma, con il risultato di 2-1) giovedì sera contro il Porto e secondo posto(a pari merito con Inter, Fiorentina e Atalanta, tutte capaci di totalizzare ben 25 punti in 12 giornate) in Serie A con una sola lunghezza di distacco dal Napoli di Antonio Conte, merito del trionfo (ottenuto di misura) fuori casa con il Monza firmato Mattia Zaccagni.
Così come la compagine campana, anche un suo vecchio tecnico, Gennaro Gattuso (sbarcato in estate nel campionato croato) osserva gli avversari dall'alto. Hajduk Spalato in vetta alla Hrvatska Nogometna Liga con 28 punti racimolati in 13 giornate e un vantaggio pari a un +3 sul Rijeka, incapace di approfittare di un passo falso commesso dai "banditi" contro l'Istra: 1-1 allo Stadio Rujevica (beffa per gli uomini di Darko-Raic Sudar al 95' con l'Osijek), medesimo esito nell'incontro con protagonista la formazione del tecnico calabrese. Infine, un sabato agrodolce per Carlo Ancelotti: il suo Real Madrid(dopo il tonfo, pari a un 1-3, a cui i Blancos sono andati incontro in Champions League con il Milan) cala il poker contro l'Osasuna e accorcia il distacco dal Barcellona capolista (sconfitto per 1-0 in casa della Real Sociedad) da 9 a 6 punti; al contempo, però, il mister di Reggiolo è costretto, d'ora in avanti, a far fronte a un'emergenza che vede coinvolto il reparto difensivo: rottura del crociato per Eder Militao; la seconda, nel giro di un mese, tenendo conto di quella subita da Daniel Carvajal all'alba di ottobre.
A cura di Alex Iozzi
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