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Traoré continua a brillare. Elmas, quanta sfortuna! Pecchia e Cannavaro con l’acqua alla gola

Alex Iozzi
Il racconto delle gesta di sportivi che, almeno una volta in carriera, hanno difeso i colori azzurri

"Chi ama non dimentica": un motto che, rapportato alla gente di Napoli, vale il doppio. Così come i "forestieri" che abbandonano la città, anche i nativi della fu Partenope fanno fatica a lasciarsi alle spalle qualunque individuo che, nel bene o nel male, abbia fatto parte della storia azzurra. Per tale ragione, grazie a questa rubrica, la redazione di CalcioNapoli1926.it si impegna a mantenere informata la tifoseria campana in merito alle gesta di coloro il cui destino, almeno una volta nel passato, si è incrociato con quello della Società Sportiva Calcio Napoli.

Traoré trascina l'Auxerre. Lo Stade Rennais e Ostigard non ingranano. Mertens e Ospina immortali!

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Prima tappa del giorno: la Ligue 1, massima serie del sistema calcistico francese in cui due calciatori, che hanno condiviso lo spogliatoio durante la (deludente) stagione passata, stanno attraversando periodi diametralmente opposti. Il primo è Hamed Junior Traoré, ormai stella indiscussa dell'Auxerre e "match winner" nella partita disputata da Les Diplomates nel weekend contro l'Angers: un colpo di testa ben assistito (6ª marcatura dell'esterno ivoriano in campionato) al 93' regala all'AJA un'importante vittoria per 1-0 e il 7° posto in classifica. 19 punti (a pari merito con il Lione) totalizzati in 12 giornate: un solo punto di distacco dalla 5ª posizione (occupata dal Nizza) che varrebbe la qualificazione in Europa League, tre dalla 4ª (in cui figura il Lille) che si tradurrebbe nell'accesso ai preliminari di Champions League e appena quattro dalla 3ª (dove risulta esserci il Marsiglia, guidato da un'altra vecchia conoscenza partenopea: Roberto De Zerbi), che permetterebbe agli uomini di Christophe Pelissier di assicurarsi la partecipazione alla prossima edizione di quella che un tempo veniva chiamata "Coppa dei Campioni". Tutt'altro che felice, invece, il presente di Leo Skiri Ostigard: trasferitosi allo Stade Rennais FC nel corso della sessione estiva di calciomercato più recente, les rouge et noire hanno incanalato, nell'arco del mese di novembre, ben tre sconfitte consecutive; l'ultima di queste è arrivata nella domenica da poco archiviata con il già citato Lille: 1-0 l'esito conclusivo dell'incontro. Ad oggi, il difensore norvegese e squadra intera al seguito (15esimi della classe con 11 miseri punti racimolati) vedono la zona retrocessione distante soltanto una lunghezza.

Da una coppia di ex compagni di squadra all'altra: la positività regna sia nella vita di Dries Mertens che in quella di David Ospina. Partendo dal belga, egli continua a trascinare un Galatasaray ancora imbattuto (in campo nazionale) e saldamente ancorato alla vetta della Süper Lig (34 punti su 36 disponibili messi in cascina, con un vantaggio pari a +5 sul Fenerbahce di José Mourinho): 7° assist (per la testa di Michy Batshuayi) messo a referto nell'annata corrente e trionfo di misura (da non banalizzare) in casa del Bodrum. Passando al colombiano, l'estremo difensore dell'area di rigore napoletana per la bellezza di circa un lustro (dall'agosto 2018 al luglio 2022), dopo esser stato assente per la stragrande maggioranza del torneo di Clausura della Categoria Primera A (prima lega del calcio targato "Los Cafeteros"), a causa di molteplici infortuni di natura muscolare, è tornato a giganteggiare tra i pali con indosso i colori dell'Atlético Nacional. Due clean sheet, uno di fila all'altro, per il nativo di Itagui nei primi due impegni con la maglia de Los Puros Criollos nel Gruppo A della fase a gironi della Clausura nominata poc'anzi: 5-0 ai danni dell'Independiente Santa Fe e 0-1 rifilato al Deportivo Pasto.

"Kim! Kim! Kim!" e Younes are back. Elmas fa crack. Zielinski e Tutino: settimana agrodolce

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Da Medellin saliamo sul primo aereo in partenza per la Germania e atterriamo a Monaco di Baviera, laddove Kim Min-jae, in coppia con Dayot Upamecano, continua a far trascorrere 90 minuti di pura serenità a Manuel Neuer: Augsburg sconfitto con un netto 3-0 e 6ª gara consecutiva terminata dagli uomini di Vincent Kompanysenza subire gol. 29 punti fatti registrare in 11 scontri di Bundesliga, ben otto in più rispetto al Red Bull Lipsia, società di cui uno sfortunato Eljif Elmas è tesserato. Non solo un minutaggio scarno (pari neanche a quello di una singola partita), tra tutte le competizioni, per volontà di mister Marco Rose: il trequartista classe '99 ha rimediato una rottura della fibra muscolare nella prima mezz'ora della sfida di Nations League (valevole per la 5ª giornata del Girone 4 di Lega C dell'evento e vinta con il risultato di 1-0) disputata con la sua Macedonia del Nord contro la Lettonia. La sensazione, dai primi esami effettuati, è che il 2024 professionale dell'originario di Skopje sia giunto al capolinea. Volti noti in terra tedesca non soltanto nella prima lega, ma anche nella seconda: Amin Younes, che di anni a Napoli ne ha vissuti un paio (dal luglio 2018 all'ottobre 2020), ha timbrato il cartellino per la prima volta da quando si è trasferito (dacché era svincolato) alla corte di Kees van Wonderen, tecnico al comando dello Schalke 04. Dell'ala d'attacco teutonica la rete del momentaneo 2-1 nel pareggio conseguito in rimonta dai Die Königsblauen nella battaglia andata in scena sabato scorso, in data 23 novembre 2024, con l'Amburgo.


Focus proiettato, adesso, sulla nostra amata Italia, dove l'umore in voga appare essere quello della "settimana agrodolce". Otto giorni pieni di alti e bassi per Piotr Zielinski: prima due sonore batoste in Nations League (5-1 contro il Portogallo e 1-2 con la Scozia, occasione in cui il fantasista con la 10 sulle spalle ha servito l'assist per il gol siglato da Kamil Piatkowski) che hanno sancita la retrocessione nella Lega B della competizione, poi la "manita" sferrata dal suo nuovo club di appartenenza, l'FC Internazionale Milano, ai danni di un indifeso Hellas Verona (partita a cui il centrocampista ha preso parte per l'intera durata del secondo tempo). Stesso trend rispettato, seppur in Serie B, anche da Gennaro Tutino: prodotto del vivaio azzurro, dopo una stagione da record in forza al Cosenza (20 gol in 35 presenze annuali, mai nessuno ha fatto meglio con la maglia dei Lupi in cadetteria), il centravanti campano sta proseguendo, in prestito (con obbligo di riscatto) alla Sampdoria, il proprio personale viaggio nella categoria a suon di reti delle porte gonfiate. Sua la marcatura blucerchiata nell'1-1 passato alla storia questo weekend con il Palermo di Alessio Dionisi.

Baroni non molla la vetta. Ancelotti orfano di Vinicius Jr. a dicembre. Pecchia e Cannavaro: cresce l'ansia per il futuro

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Concludiamo con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo, ancora una volta, con la "favola"Lazio targata "Marco Baroni" (ricordato dai cuori napoletani di vecchia data come l'autore del gol, con cui punì proprio i capitolini, che ha consegnato agli abitanti della patria del Vesuvio il secondo Scudetto della propria centenaria storia). Pratica Bologna archiviata con un secco 3-0 e biancocelesti che mandano un forte segnale alle rivali (quali Fiorentina, Inter, Atalanta e Napoli, quest'ultima capolista in solitaria con 29 punti, appena una lunghezza di distacco dalle avversarie): per vincere il campionato, dovranno passare anche (e soprattutto) sul loro cadavere. Non solo al tecnico toscano, anche a Carlo Ancelotti sembra di vivere un déjà-vu antecedente alla sosta nazionali: il suo Real Madrid travolge il Leganes con un impattante 0-3, accorcia (da 6 a 4 punti) sul Barcellona in vetta a LaLiga (a quota 34) grazie a un inaspettato pareggio (2-2 il risultato finale) dei blaugrana in casa del Celta Vigo, ma continua imperterrito a perdere pezzi di organico per strada. Infatti, durante l'incontro del Butarque, Vinicius Jr., stella più lucente dell'undici titolare dei Galacticos, ha riportato una lesione del bicipite femorale della gamba sinistra: i tempi stimati per un recupero dal suddetto infortunio ammontano a circa un mese.

Buio pesto, infine, per quanto concerne ciò che intravede la visione rivolta al futuro di Fabio Pecchia (che ha indossato i colori del capoluogo campano tra il 1993 e il 1997 e, successivamente, nel biennio 2000-2001) e di Paolo Cannavaro. Il fu centrocampista, oggi alla guida del Parma neopromosso in Serie A, dopo la debacle casalinga subita per mano dell'Atalanta (1-3 senza particolare storia), vede avvicinarsi lo spettro (nonostante si sia svolto non più di 1/3 dell'annata) della retrocessione (terzultimo posto in classifica occupato dal Como di Cesc Fabregas, che ha totalizzato 10 punti), distante giusto un paio di punti. Spostandoci, infine, sul fronte legato a chi la maglia della SSC Napoli l'ha vestita ben 279 volte, la Pro Vercelli, allenata dal più giovane dei fratelli Cannavaro, naviga in acque piuttosto torbide: la disfatta patita contro l'Albinoleffe, l'ultima di nove stagionali, ha fatto sprofondare le Casacche Bianche al 18° posto del Girone A di Serie C. L'incubo dei play-out (conseguenza di 15 punti guadagnati in 16 giornate) per i sette volte campioni dello Stivale, al netto della tempestività con cui lo si sta scrivendo, è dietro l'angolo.

A cura di Alex Iozzi

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