Non si può, poi, comprendere come sia stato possibile che nessuno si sia accorto e/o abbia preso provvedimenti riguardo alla faccenda degli "scontenti", ma è pur vero che: 1) avevano manifestato davvero scontentezza a giugno? 2) cosa si sarebbe detto a Napoli della società se avesse venduto dopo lo Scudetto Osimhen, Elmas, Simeone, Ostigard, magari Zielinski? La questione è spinosa. Di certo non avremmo mai voluto essere nei panni di ADL nel post-Scudetto, che a Napoli è una gestione per forza di cose misconosciuta e quindi difficilissima. Ma da qui a sbagliare praticamente tutto (mettendo toppe che fanno nient'altro che acqua da tutte le parti) "ce ne passa" eccome. Spalletti non era - evidentemente - solo un allenatore e Giuntoli non era solo un direttore sportivo. Quest'ultimo in effetti (non che i meriti siano tutti i suoi) ora è secondo in classifica. Non sappiamo quanto sia una casualità ma è vero che su una cosa Allegri ha ragione: chi vince è più bravo degli altri. Punto. Più di Garcia che veniva da un esonero in Arabia e ovviamente anche del buon Mazzarri, che ha preso affettuosamente in mano delle redini che forse non riesce a reggere. Una cosa è studiare e l'altra è apprendere e non serve un pedagogo per capirlo. Anche Walter finora non ha dato nulla di tecnico e di identitario a questa rosa.
Il Torino (squadra media, che non ha neanche giocato così bene) ha messo in crisi il Napoli. Come il Monza, come l'Empoli, come la Fiorentina che sta per arrivare il 18 gennaio di nuovo. Lo ha fatto con delle giocate elementari, con la fisicità e con la voglia. Nel Napoli non si è visto neanche questo. Come si può giudicare ancora una stagione, delle partite così? Fermo restando che il tempo c'è, chi restituirà o pagherà il prezzo di tutte queste assurde prestazioni? E per chi ancora parla di modulo, invitiamo a pensare proprio al fatto che con il passaggio a 3 il Napoli ha preso l'imbarcata. Tre gol ma potevano essere di più. Su Mazzocchi neanche ci esprimiamo, primo acquisto lì sulla fascia mentre si piange in altri reparti. A centrocampo non esistono ricambi e così questi calciatori non si sentono nemmeno mai in discussione. No, così no. È inaccettabile pensare che tutti quei gol (non casuali) e quegli errori difensivi (non casuali) siano frutto soltanto di disorganizzazione. Il Napoli semplicemente non c'è più. Sta cercando disperatamente, brancolando nel buio, il lumino della ragione e continua a non trovarlo, perché contro si ritrova squadre che sanno di poterlo battere e lo fanno, portando a casa pure la loro beneamata figura. S'è visto col Frosinone, che ha perso 2-3 col Monza in casa e che in generale non ha più vinto dopo averne dati 4 (quattro!) al Napoli campione d'Italia. Che al momento ha 22 punti in meno dell'anno scorso ed è a soli 12 punti dalla salvezza. Un risvolto inquietante.
Di Mattia Fele
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