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“Se non tifano vado via”: Spalletti merita rispetto! Il suo appello sarà ascoltato?

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Il tecnico del Napoli è stato molto duro ieri in conferenza dopo la sconfitta col Milan: per la gara di ritorno ha chiamato tutti a raccolta

Spalletti, oltre ad essere una grande allenatore, è una persona intelligente, un profondo conoscitore dei meccanismi umani. “Se al Maradona non tifano vado via dalla panchina” ha detto ieri in conferenza: queste parole rientrano in un disegno più ampio: quello di voler fare da paciere nella questione ultras-De Laurentiis. Il suo appello sarà ascoltato?

Spalletti vuole mediare tra gli ultras e De Laurentiis: Il suo appello sarà ascoltato?

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Spalletti conosce perfettamente l’importanza del tifo, soprattutto a Napoli dove spesso è stato il dodicesimo uomo in campo aiutando a vincere tantissime partite. Nelle ultime uscite il tecnico ha potuto toccare con mano che la squadra ha patito l’assenza di cori e boati provenienti dalle curve. Ieri a San Siro ne ha avuto la prova: il Milan è stato spinto dal tifo, lo stadio era un tutt’uno ed ha avvolto in un enorme abbraccio la squadra. Un traino importantissimo che ancora rimbomba nella testa di chi era presente allo stadio. Quello di ieri in conferenza va colto come uno sfogo, ma soprattutto come un appello. Spalletti sa che sta facendo qualcosa di storico: riportare lo scudetto a Napoli dopo oltre 30 anni. Per questo le sue parole meritano rispetto e vanno ascoltate. Ribaltare il risultato dell’andata è possibile, ma serve un Maradona come ai vecchi tempi: tutti uniti per il bene del Napoli. Ecco che Spalletti si fa mediatore tra De Laurentiis e gli ultras: per fare ancor di più la storia (la semifinale o addirittura la finale di Champions) serve una tregua, o addirittura una pace definitiva.

La questione è delicata: senza entrare nel merito della ragione o del torto, ma semplicemente va trovata una soluzione. Le scene viste sugli spalti nella gara di campionato contro il Milan sono gravissime e in questo momento ripeterle vorrebbe dire fare harakiri. Per Napoli la maglia azzurra è una seconda pelle, e questo concetto non va messo in mostra solo per le strade già addobbate a festa per lo scudetto, ma va portato nel ventre del Maradona. Sabato col Verona ci può essere la prova generale di quello che dovrà accadere martedì contro il Milan. Come nei più grandi spettacoli teatrali quella con i rossoneri sarà una prima, un evento atteso con ansia e trepidazione. #TuttoperLei recita l’hashtag lanciato sui social: ecco, un mantra che va seguito alla lettera. Si mettano da parte le proprie ragioni e si pensi al Napoli. Si faccia la storia insieme: Spalletti, calciatori, De Laurentiis e tifosi: tutti uniti per provare ad andare oltre lo scudetto e a lasciare un altro segno indelebile nella storia del calcio.

A cura di Giovanni Frezzetti

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