Dietro un grande allenatore c’è sempre un grande staff: questo è il caso di Luciano Spalletti e dei suoi collaboratori tecnici. Tutti profili di grande esperienza e dal risultato assicurato. Su tutti, spicca in queste prime gare il lavoro fatto da Francesco Calzona e Francesco Sinatti, entrambi di ritorno a Napoli. Infatti, i due facevano parte dello staff di Sarri durante la sua avventura partenopea. Se la squadra azzurra ha iniziato alla grande questo campionato, il merito è anche loro e del lavoro svolto durante le preparazioni di Dimaro e Castel di Sangro.
Lo staff azzurro
Intensità, tenuta fisica e mentale: i segreti dello staff del Napoli di Spalletti
Sinatti e Calzona sono due tasselli fondamentali del mosaico azzurro
I segreti dello staff del Napoli di Spalletti: la difesa organizzata da Calzona
Francesco Calzona, calabrese classe 1968, è stato il vice di Sarri al Napoli, prima di rompere col tecnico toscano tra la fine dell’avventura partenopea e l’inizio di quello al Chelsea. “Ora sono pronto ad affrontare una nuova avventura da primo allenatore. È arrivato il momento di prendere una squadra”, aveva detto Calzona in un’intervista dopo la rottura con Sarri. Ma in realtà ha continuato a fare il vice: ha seguito Eusebio Di Francesco nella sua avventura al Cagliari. Conclusosi il rapporto lavorativo con i sardi ha ceduto alla corte di Luciano Spalletti. Difatti, il nuovo allenatore del Napoli l’ha voluto con forza e l’ha messo al centro del progetto affidandogli la difesa azzurra.
Calzona ha conseguito il patentino da “Allenatore Professionista di Prima Categoria - UEFA Pro" com una tesi intitolata “Allenare la linea difensiva a 4 con orientamento sulla palla“, il cui relatore è stato un maestro di calcio quale Renzo Ulivieri. Come detto, Spallettigli ha affidato la fase difensiva: Calzona, a Dimaro e Castel di Sangro, era il protagonista delle sedute e delle esercitazioni della difesa del Napoli. Telecomandava gli azzurri e li seguiva passo passo nell’esercizio. L'ex vice di Maurizio Sarri cura in modo maniacale il posizionamento dei calciatori. Questo lavoro è sicuramente uno dei tasselli fondamentali dell’inizio sprint del Napoli.
I segreti dello staff di Spalletti: la tenuta fisica gestita da Sinatti
Ma Calzona non è il solo protagonista dietro le quinte dell’inizio di stagione positivo del Napoli: tanti meriti vanno anche a Francesco Sinatti, 36 anni nativo di Arezzo, preparatore atletico a cui Spalletti ha affidato la forma fisica degli azzurri. Anche per lui è in ritorno: ha già lavorato al Napoli durante gli anni di Sarri, per poi fare una breve parentesi in Turchia, introducendo in modo pionieristico la crioterapia, il trattamento che sottopone il corpo a temperature che vanno fino a -130° per una durata di circa 3 minuti e che è in grado di contrastare le infiammazioni e migliorare il recupero fisico post-allenamento e post-infortunio. Sinatti, con l’assenso di Spalletti, studia e approva i giusti allenamenti fisici da proporre ai calciatori. Difatti, Sinatti è un fautore dell’ allenamento metabolico, ovvero un training multifunzionale che alterna diverse fasi di lavoro, ad alta, media e bassa intensità, proprio per riprodurre quel tipo di impegno che richiede una partita di calcio.
Questo suo modo di lavorare è stato al centro delle preparazione estiva degli azzurri. Dunque, Calzona e Sinatti sono due dei tasselli che hanno consentito a Luciano Spalletti di partire a razzo col suo Napoli. La competenza dello staff e alla base di una società che voglia puntare in alto, e il club partenopeo sembra essere in buone mani.
A cura di Giovanni Frezzetti
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