Quando nasce un amore

Spalletti-Napoli: quando nasce un amore non bisogna cercare l’amante nell’armadio

Sara Ghezzi

La storia d'amore che sta nascendo tra Spalletti e Napoli merita di essere tutelata

Napoli è una città passionale, è uno dei tratti distintivi di questa terra, a volte criticata proprio per tale aspetto. Napoli è una città che ama. Ti porta in paradiso, ma basta uno schioccare delle dita che ti fa risucchiare dall’inferno. Il Napoli dopo la scorsa stagione si è ritrovato nell’abisso, con i tifosi che quasi non volevano saperne più di quella squadra che contro il Verona è sembrata un po’ troppo arrendevole. Poi è arrivato un toscano, un allenatore non amatissimo, uno di quelli che lo guardi e dici: “Quanto è antipatico”. Quel tecnico che per molti è un mangia capitani, non amato particolarmente dai giornalisti che hanno sempre provato a buttarlo giù. Il suo nome è Luciano Spalletti. Colui che contro ogni aspettativa è tornato a far battere forte il cuore dei napoletani.

Il tocco magico di Spalletti sul Napoli

Non era un compito semplice, ma lui in pochi mesi ha conquistato tutti. Con la forza delle parole, con la forza delle scelte, la forza della sua squadra. Un amore che giorno dopo giorno e partita dopo partita si sta rafforzando. Con risultati esaltanti e la squadra che lo segue senza remore. Un legame che sta facendo venir fuori il lato migliore di tutti i protagonisti. In questo primo periodo napoletano Spalletti è apparso tranquillo, sereno, concentrato e soprattutto voglioso di vivere una bella esperienza dopo due anni di assenza. Due anni in cui se ne è stato nella sua campagna, vuoi per scelta sua, vuoi per contratti che ne decidevano le sorti. Ma due anni in cui non ha calpestato campi di calcio rimuginando sulle vicende ben note che gli hanno impresso l’immagine di rovina capitani. Ancora oggi a Roma non è stato perdonato, per conferma vedere l’accoglienza riservatagli all’Olimpico.

Che non si provi a creare casi inutili tra lui e Insigne

Al suo arrivo a Napoli, con la situazione di Capitan Insigne in bilico in molti hanno provato a cavalcare subito l’onda provando a creare casi e incomprensioni. L'esclusione dell’attaccante azzurro  contro la Salernitana ha subito aperto a numerose letture, ma immediatamente smorzate dal tecnico con durezza, la sua durezza, quella che lo ha reso famoso. Ma in quella reazione di Spalletti, in quelle parole, non c’è solo la voglia di chiudere ogni possibile caso. Nelle sue parole c'è molto di più. C’è la richiesta di non rovinargli anche questa esperienza che è nata con i favori di cupido, la paura di rivedere in faccia fantasmi che lo hanno reso agli occhi di tutti il cattivo delle favole. C'è la richiesta di non rovinare i sogni del suo Napoli creando casi inutili, che fanno del male alla squadra, ad Insigne (già troppo al centro delle chiacchiere), che fanno del male a Luciano, che sta provando a viversi la sua storia d’amore perfetta.

Non provate a rovinare questo legame che sta nascendo. Non cercate scheletri nell'armadio. L'amore che sta nascendo tra Napoli e Spalletti va tutelato. Perché quegli abbracci e quei sorrisi post derby sono l'immagine più bella di questo inizio di stagione. Il tecnico abbracciato ai suoi giocatori che rincorrono il sogno dell'intera città.

A cura di Sara Ghezzi

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