Il grande rammarico: Maradona al Milan
—Berlusconi amava i grandi campioni. Ne aveva portati tantissimi in rossonero e il suo grande rimpianto fu rappresentato da Diego Armando Maradona. Nella sua ultima intervista alla Gazzetta disse: "Un rimpianto profondissimo, e non solo perché Maradona è stato il più grande giocatore della sua generazione. Era una persona fragile, forse la disciplina e l’attenzione ai singoli che c’era nel mio Milan lo avrebbero aiutato a evitare alcuni errori. Però quel giorno, parlando con lui, mi resi conto di una cosa: Maradona era Napoli, era il simbolo e la bandiera del più grande Napoli della storia, almeno fino a oggi. Le bandiere non si comprano e non si spostano. Sarebbe stato come prendere il cuore di un’intera città e trasferirlo a Milano. Sarebbe stato ingiusto, non si poteva fare. Lo stesso Diego, che aveva una grande sensibilità, condivideva questa valutazione".
I complimenti al Napoli
—Dopo 33 anni dall'ultima affermazione in campionato, proprio contro il suo Milan, il Napoli quest'anno è tornato campione d'Italia e non sono mancati i complimenti dell'ex Premier: "Una città in festa, una città che se lo meritava, complimenti, complimenti, complimenti. Una città incredibile che trascina anche noi dentro la sua gioia. Quindi anche noi diciamo: Forza Napoli, bravo Napoli, avanti tutta, questo deve essere l’inizio di una grande storia di vittorie! I napoletani, davvero se lo meritano e noi siamo tutti con loro. Evviva, evviva, evviva! E lo dico col cuore anche io che mi sono sempre considerato un napoletano nato a Milano".
A cura di Domenico D'Ausilio
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