Il Napoli continua imperterrito la sua marcia Scudetto battendo a domicilio il Sassuolo per due reti a zero. A segno i soliti sospetti, Kvara e Osimhen. Di quanto detto alla vigilia, Dionisi ne rispetta l’assioma: lasciare il pallone al Napoli significa sconfitta annunciata. Detto, fatto. Il suo 1-4-5-1 in fase di non possesso prevedeva un sistema di pressioni individuali e marcature a uomo, in particolare quella di Maxime Lopez su Lobotka, con un baricentro difensivo medio e la volontà almeno ideale di togliere fiato e ricezioni pulite ai registi laterali del Napoli, Di Lorenzo e Olivera, schierato al posto di Rui, con il ripiegamento nella linea di centrocampo di Bajrami e Laurienté.
editoriali
Se consegni palla agli azzurri sarai sbranato! L’analisi tattica di Sassuolo-Napoli
Sassuolo-Napoli, l'analisi tattica a cura di mister Bruno Conte
Tuttavia, i neroverdi hanno anzitutto sottovalutato la capacità di leggere filtranti e passanti dei due centrali difensivi del Napoli, Kim e specialmente Rrhamani (vedasi il gol di Osimhen), assai migliorati in questo fondamentale nel corso della stagione, e poi l’abilità unica nel panorama italiano calcistico del Napoli di smarcamenti combinati attraverso una continua “agitazione” dei ruoli/funzioni all’interno della partita dei suoi centrocampisti e terzini. Di sovente, infatti, capita che si trovino tutti molto vicini in zona palla per il mantenimento del possesso allo scopo anche di ri-aggredire ferocemente alla perdita del pallone, trovandosi già in una situazione di vantaggio numerico e posizionale. Una stretta al collo degli avversari mortifera che compone e scompone continuamente il piano tattico della sfida, rendendo la partita per certi tratti (dal 25’ al 40’ pt ne è una prova) semplicemente non giocabile per ritmo e intensità messa. A ciò si aggiunge, e non bisogna sottovalutarlo, il controllo dello stato emotivo con un Lobotka tirannico nell’intercetto e recupero palla e la coppia Osimhen – Kvara che paiono avere i superpoteri. I giocatori del Sassuolo sono sembrati in preda al panico e intimoriti da quanto stesse succedendo, pur avendo avuto buone occasioni per accorciare il risultato e rendersi ancora più pericolosi una volta ribaltato il campo con transizioni offensive caldeggiate dall’ottimo Laurienté. Il Napoli, ad oggi, incute paura a tutta la serie A. L’esame Champions contro l’Eintracht, una squadra ad alta velocità tutta gegenpressing e ritmo, sarà importante per verificare l’effettivo ulteriore passo in avanti che il Napoli in termini di personalità sembra aver realizzato.
LEGGI ANCHE
Mister Bruno Conte
U15 Turris
© RIPRODUZIONE RISERVATA