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editoriali

Roma-Napoli, il dato sull’attacco azzurro è allarmante: le statistiche

Roma Napoli
Tutti i numeri del match dell'Olimpico: l'analisi della sconfitta degli azzurri di Walter Mazzarri
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

La sconfitta del Napoli con la Roma all'Olimpico, maturata nella notte di antivigilia di Natale, ha condannato il club di De Laurentiis al settimo posto in classifica, a tre punti dall'ambita zona Champions. Si è parlato della difesa farraginosa del Napoli ed anche dell'attacco inefficace ma a render più chiaro lo spartito tattico del match sono i numeri. Le statistiche cui faremo riferimento sono prese da OneFootball. Il Napoli ha condotto il gioco, mantenendo uno standard elevato di possesso palla: 59,2% quello degli azzurri contro il 40,8% giallorosso. In perfetta parità si conclude il confronto sulle palle contese vinte: 50% a testa. I giallorossi però si impongono sui duelli aerei: ben il 63,6% quelli vinti dai padroni di casa contro il misero 36,4% portato a casa dagli ospiti. I giallorossi si impongono anche sui calci d'angolo (4-0 per loro). Già queste prime statistiche raccontano di un Napoli che prova, sì, a comandare il gioco ma senza incidere, senza creare problemi alla retroguardia romanista e senza portarsi con costanza nella trequarti avversaria. A confermare queste prime indicazioni, i numeri sull'attacco azzurro: ben 17 i tiri effettuati dai padroni di casa contro i soli 7 del Napoli. La Roma è stata anche più precisa nelle conclusioni, arrivando a tirare in porta 4 volte contro le sole 2 degli azzurri. Ma la squadra di Mourinho è stata più efficace sia in area (11 tiri in area contro i soli 4 del Napoli) sia fuori area (6 i tiri da fuori dei romanisti, soltanto 3 quelli della squadra di Mazzarri). Se è vero, come è vero, che il Napoli non ha nelle sue corde il tiro da fuori area e da sempre fa fatica nel gioco aereo, è anche vero che una penuria di occasioni così evidente non appartiene al DNA di questa squadra, che ama tessere trame di gioco per poi arrivare alla conclusione. La sensazione generale è che Osimhen viene lasciato troppo solo e spesso, quando si trova nel possesso del pallone, prova a colpire le difese avversarie ma senza il necessario supporto per rendersi pericoloso. Troppe volte, infatti, il portatore di palla non ha compagni su cui scaricare il pallone, finendo per sprecare l'azione senza riuscire a capitalizzarla. Mazzarri proverà a lavorare anche su questo, per restituire al Napoli una adeguata organizzazione di gioco anche in fase propositiva.

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