Rinnovo Insigne, le tante parole stanno avvelenando l'ambiente
editoriali
Come anche i media stanno “facendo danni” sul rinnovo di Insigne
Tante chiacchiere sul rinnovo di Insigne: basta con le "congetture"
Diritto di cronaca e libertà di espressione sono voci imprescindibili della nostra democrazia, e non solo perché sono tutelate dalla costituzione. Eppure, esiste un "grande limite" (se davvero ne esiste uno), un male necessario che è strettamente connesso agli sproloqui dei più.
Occhio ai leoni da tastiera
Ce lo facciamo spiegare dal prof. Umberto Eco che quando è stato insignito della laurea honoris causa in "comunicazione e cultura dei media" ha provato ad alzare l'asticella dell'attenzione sui social: "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel". Come dargli torto? A leggere quello che viene vomitato a più riprese su queste piattaforme c'è da rabbrividire. Ecco perché, secondo il parere di chi scrive, il dovere di un bravo giornalista è quello di provare a spiegare con lucidità un determinato fenomeno. Dare quindi gli strumenti per evocare un pensiero critico. In questi giorni su Lorenzo Insigne si sta scrivendo praticamente di tutto, non c'è un filtro, non c'è alcun equilibrio. E c'è purtroppo una sparuta minoranza di pseudo-tifosi napoletani che si sta scagliando con violenza contro il capitano. Alcuni insulti sono ai limiti del codice penale (a proposito degli imbecilli).
Tante chiacchiere sul rinnovo di Insigne: basta con le "congetture"
Inoltre dispiace leggere che per certi autorevoli media De Laurentiis e Insigne non si incrocerebbero nemmeno nella hall dell'albergo di Castel di Sangro. A nostro avviso questa suona un po' come una forzatura. Un conto è riportare l'aggiornamento quotidiano sulla questione rinnovo, un altro è straparlare sugli umori delle parti coinvolte.
Diverso l'approccio sul rinnovo di Dybala
Totalmente diverso è invece l'approccio di tanti (troppi) media sulla questione rinnovo di Paulo Dybala. Qualcuno in passato ha provato a dire che Dybala e la Juventus erano separati in casa. Che dire, è un po' come lanciare un sasso in uno stagno: tutto ha ripreso a tacere nel giro di pochi secondi. Inutile dover specificare ai nostri avveduti lettori che la notizia non ha avuto una grande risonanza. Insomma, il punto è che anche i media possono incidere in una trattativa regolando, in un senso o nell'altro, gli umori delle piazze. In un calcio che - premettiamo - deve essere spogliato di ogni romanticismo, la sola cosa che ci sentiamo di dire è che sia Insigne che De Laurentiis desiderano il bene del Napoli. Salvate le buone intenzioni delle parti, l'accordo si può chiudere anche in cinque minuti. Basta una cena e una veloce stretta di mano. Inutile star lì a romanzare sulle hall degli alberghi di Castel di Sangro...
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