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Ricomincio da tre (e senza quei tre!)

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Il numero tre è il simbolo di questa gara: il Napoli ha mandato dei chiari messaggi al campionato
Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 

Tre come i gol, tre come gli scudetti e come le assenze importanti: il Napoli ricomincia da tre (gol) (citando Troisi e il suo capolavoro), da tre singoli (Neres, Meret e Lukaku), proprio a Firenze dove un altro 3 (quello di Simeone ndr) spense le speranze dello scudetto nell’annata di Sarri. Eppure la vittoria di oggi ha un significato simbolico ed emblematico: è una vittoria che non può più far nascondere sulle ambizioni scudetto. 

Ricomincio da tre (e senza quei tre!)

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Questo Napoli ha dato una dimostrazione di forza incredibile: siamo sinceri, chi di voi avrebbe scommesso una passeggiata del genere a Firenze senza quei tre (Kvara, Politano e Buongiorno)? Eppure è andata così, una scampagnata, una bistecca alla fiorentina (anzi tre) e gli azzurri hanno consolidato il primato attendendo le avversarie. Una gara che inizia già con personalità nonostante la sofferenza: i primi 10 minuti sono difficili ma il Napoli dimostra la sua forza reggendo all'intraprendete avvio della Fiorentina. Poi parte la reazione e non ce n'è per nessuno. In cattedra salgono tre singoli che si confermano ancora una volta dei campioni: Neres la sblocca con una gol da campione vero; Lukaku la sigilla con freddezza e con la solita prestazione solida; Meret la blinda con quelle parate decisive a cui ci sta abituando in questa stagione. Una squadra che sa soffrire e pungere e che ha nel centrocampo il suo motore: Anguissa si conquista il rigore ed è ovunque; Lobotka gestisce ogni pallone alla perfezione, McTominay ci mette il marchio (del gol) ancora una volta.


Ma cosa significa realmente questa vittoria? Chiaramente, è un messaggio al campionato e alle corazzate del Nord: il Napoli c'è e lotterà fino alla fine anche se sfavorito. Inter e Atalanta sono più attrezzate, ma non sempre vince la più forte. Con questo gruppo rigenerato dalla cura Conte tutto è possibile e questo girone d'andata ne è la dimostrazione. L'altro significato emerge dall'atteggiamento della squadra: questo Napoli è cinismo puro capace di sfruttare ogni pecca dell'avversario per colpire e cambiare gli equilibri della partita. Non era facile rispondere al fuoco della Fiorentina dei primi 10 minuti, eppure gli azzurri l'hanno fatto: hanno retto da squadra e vinto con le giocate dei singoli. Conte aveva ragione, la forza di questo Napoli è il gruppo, dal primo all'ultimo. Si vede quello spirito di squadra che è alla base dei successi: un po' come con Spalletti, se si è uniti si gioca bene a calcio, sin vince e si fa la storia. P.S. L'altro messaggio è che il Napoli ha giocato una delle migliori partite della stagione senza due dei suoi esterni titolari: questo fa capire che il lavoro sta pagando e che con una rosa puntellata nel mercato di gennaio e quello estivo prossimo si possa già passare a un prossimo step del progetto Conte: quello della squadra vincente.

A cura di Giovanni Frezzetti

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