Tre come i gol, tre come gli scudetti e come le assenze importanti: il Napoli ricomincia da tre (gol) (citando Troisi e il suo capolavoro), da tre singoli (Neres, Meret e Lukaku), proprio a Firenze dove un altro 3 (quello di Simeone ndr) spense le speranze dello scudetto nell’annata di Sarri. Eppure la vittoria di oggi ha un significato simbolico ed emblematico: è una vittoria che non può più far nascondere sulle ambizioni scudetto.
editoriali
Ricomincio da tre (e senza quei tre!)
Ricomincio da tre (e senza quei tre!)
—Questo Napoli ha dato una dimostrazione di forza incredibile: siamo sinceri, chi di voi avrebbe scommesso una passeggiata del genere a Firenze senza quei tre (Kvara, Politano e Buongiorno)? Eppure è andata così, una scampagnata, una bistecca alla fiorentina (anzi tre) e gli azzurri hanno consolidato il primato attendendo le avversarie. Una gara che inizia già con personalità nonostante la sofferenza: i primi 10 minuti sono difficili ma il Napoli dimostra la sua forza reggendo all'intraprendete avvio della Fiorentina. Poi parte la reazione e non ce n'è per nessuno. In cattedra salgono tre singoli che si confermano ancora una volta dei campioni: Neres la sblocca con una gol da campione vero; Lukaku la sigilla con freddezza e con la solita prestazione solida; Meret la blinda con quelle parate decisive a cui ci sta abituando in questa stagione. Una squadra che sa soffrire e pungere e che ha nel centrocampo il suo motore: Anguissa si conquista il rigore ed è ovunque; Lobotka gestisce ogni pallone alla perfezione, McTominay ci mette il marchio (del gol) ancora una volta.
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Ma cosa significa realmente questa vittoria? Chiaramente, è un messaggio al campionato e alle corazzate del Nord: il Napoli c'è e lotterà fino alla fine anche se sfavorito. Inter e Atalanta sono più attrezzate, ma non sempre vince la più forte. Con questo gruppo rigenerato dalla cura Conte tutto è possibile e questo girone d'andata ne è la dimostrazione. L'altro significato emerge dall'atteggiamento della squadra: questo Napoli è cinismo puro capace di sfruttare ogni pecca dell'avversario per colpire e cambiare gli equilibri della partita. Non era facile rispondere al fuoco della Fiorentina dei primi 10 minuti, eppure gli azzurri l'hanno fatto: hanno retto da squadra e vinto con le giocate dei singoli. Conte aveva ragione, la forza di questo Napoli è il gruppo, dal primo all'ultimo. Si vede quello spirito di squadra che è alla base dei successi: un po' come con Spalletti, se si è uniti si gioca bene a calcio, sin vince e si fa la storia. P.S. L'altro messaggio è che il Napoli ha giocato una delle migliori partite della stagione senza due dei suoi esterni titolari: questo fa capire che il lavoro sta pagando e che con una rosa puntellata nel mercato di gennaio e quello estivo prossimo si possa già passare a un prossimo step del progetto Conte: quello della squadra vincente.
A cura di Giovanni Frezzetti
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