Calcio Napoli 1926
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editoriali

Rebus Spalletti: dare più spazio a Raspadori senza rinunciare ad Osimhen

Spalletti
Il tecnico al lavoro

Emanuela Castelli

Spalletti studia una formula che permetta di concedere più minutaggio a Raspadori senza rinunciare al nigeriano

Spalletti al lavoro: coesistenza possibile tra Raspadori e Osimhen?

spalletti coverciano
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E' questo il dilemma tattico alla cui risoluzione sta lavorando incessantemente Luciano Spalletti. Rinunciare al bomber nigeriano è evidentemente impossibile. Capocannoniere del Napoli nonostante le tante partite saltate per infortunio, Osimhen sta vivendo la stagione della definitiva consacrazione e togliergli minuti sarebbe suicidio tattico da principianti. Ma tenere in panchina un Raspadori così pure sembra un delitto. Allo stesso tempo, mettere mano al 4-3-3 che tante garanzie ha offerto nella prima parte di stagione azzurra rappresenterebbe rischio che Spalletti non vuole correre. L'assetto tattico trovato questa estate, con i nuovi ingressi entrati subito in modo più che convincente nelle trame di gioco azzurre, non può essere stravolto. Così, Spalletti cerca una soluzione che sia in grado di offrire un minutaggio più consistente a Giacomo Raspadori. Il ruolino di marcia dell'ex Sassuolo nelle due amichevoli turche è strabiliante: un gol contro l'Antalyaspor, due contro il Crystal Palace e la sensazione che possa risultare decisivo ed illuminante ogni volta che tocca palla. Così, Raspadori è utilizzato spesso come vice Kvaratskhelia, ma anche come sottopunta, dietro Osimhen, ruolo in cui Zielinski non si sente a suo agio in un 4-2-3-1 che pure ha dato conferme in avvio di stagione. Spalletti attendeva la sosta per lavorare su Raspadori, che come vice Kvaratskhelia non aveva brillato come invece aveva fatto quando era stato chiamato a sostituire l'infortunato Osimhen. Insomma, Spalletti ha materiale in abbondanza per provare a migliorare ulteriormente un Napoli che sembra molto vicino alla perfezione. E che, per la prima volta, dispone di una panchina profondissima e di talento, ché è difficile pensare a Raspadori, Simeone & co. come alternative e non titolari. Ci sono ancora tre settimane per lavorare. Ed il tecnico di Certaldo le sfrutterà tutte per "metter dentro qualcosa di nuovo", come ama dire lui.