Oggi parleremo succintamente di quel tafazzismo intellettuale di cui certa stampa del Nord si serve quando deve, suo malgrado, scrivere del Napoli capolista. Del resto - e qui tocca riconoscerlo - la storia del club azzurro è trapuntata di occasioni perse, circostanze in cui la squadra ha sfiorato la vittoria salvo poi disintegrarsi nel momento decisivo. Beninteso, nel 2018 lo scudetto (ci) è stato "scippato". Le vicende arbitrali hanno largamente determinato il risultato finale, anche in considerazione del fatto che il caso Pjanic-Orsato è solo la punta di un'iceberg di nefandezze arbitrali.
editoriali
Le parole di Rabiot sono la benzina che ci serve per continuare a sbranare il campionato
Per i media del Nord il sorpasso ai danni degli esaltati napoletani è questione di tempo
L'anno scorso invece, a voler dirimersi in un'esegesi del crollo, è impossibile non ascrivere colpe ai partenopei. E sulla scorta di quest'esperienza, non c'è organo di informazione che non invochi il consueto calo primaverile di Luciano Spalletti. In altre parole, provando a leggere tra le righe, la sensazione è che il crollo del Napoli sia solo questione di tempo. Facciamo le persone serie, chi non ravvisa un evidente "doppiopesismo mediatico" ha problemi a intelligere i fatti. Una juventusina che vince di stenti - e con il consueto aiutino - torna a tiranneggiare in Serie A: per i media del Nord è già tutto apparecchiato, e il sorpasso ai danni degli "esaltati napoletani" è solo questione di tempo.
Chi nega il doppiopesismo mediatico ha problemi a intelligere gli eventi
Tutto può succedere, per carità (anche perché Allegri deve recuperare giocatori importanti), però dobbiamo anche essere essere onesti: se la Juventus è quella di oggi, stiamo parlando di una squadra che non è minimamente in grado di impensierire la banda Spalletti. E allora, a questo punto, una domanda sorge spontanea: come si può essere così "prostituiti intellettualmente" da negare questa banale evidenza empirica? Al di là di ogni partigianeria, noi siamo chiamati a sviluppare, parafrasando Edgar Morin, una visione complessa dei fenomeni: il Napoli ai vertici non è minimamente tollerato. L'ultimo ad aver invocato il calo degli azzurri risponde al nome di Adrien Rabiot. Il "cocco di mamma" di casa-Madama ha lanciato la sua sfida alla capolista: "Perderanno punti per strada, noi ne approfitteremo". I punti di distacco, signori, sono dieci. E tali sono rimasti da quando la Vecchia Signora ha iniziato il suo percorso di riabilitazione tecnica ed emotiva.
Le parole di Rabiot possono far bene al gruppo
—Parole come quelle di Rabiot però possono solo far bene al gruppo. Bisogna riportarle su carta, stamparle e appenderle ovunque nello spogliatoio. Dovranno essere il memento della vittoria, la benzina che serve per continuare a sbranare il campionato.
A cura di Giovanni Ibello
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