Ecco che il killer Napoli ha tra le mani varie armi per uccidere gli avversari: il corpo a corpo di Lukaku, le frecce di Kvara, le fucilate di Politano; e ora c'è anche l'inserimento, come una lama di un pugnale, di McTominay. Tutte armi che Conte sta mettendo in condizione di usare ai calciatori. I prossimi impegni in calendario presentano davanti agli azzurri possibili vittime sacrificali: Como, Empoli e Lecce. Ma occhio a sottovalutare: il Monza insegna che queste squadre vanno tramortite per bene. Poi ecco la sfida della verità quella di San Siro col Milan il 29 ottobre. Lì si potrà capire davvero l'istinto omicida di questo Napoli, anche perché poi inizierà un calendario più ostico in cui arriveranno le partite con altre big: Atalanta, Inter e Roma, tutte consecutive dopo i rossoneri. Insomma, un calendario double face in cui verrà fuori la verità. Una verità che, però, il Napoli ha già parzialmente mostrato a Torino con la Juve: la squadra non ha paura, sa soffrire e pungere, cambiare abito ed essere pronta ad usare le sue armi. Ecco che allora dobbiamo guardare con fiducia al futuro: in un campionato che sembra essere equilibrato il Napoli deve tirare fuori quell'istinto omicida, proprio come nell'anno dello scudetto. P.S. Ne ha fatto cenno anche De Laurentiis su X (anche se non l'ha pronunciato): "Non diciamo nulla per scaramanzia!".
A cura di Giovanni Frezzetti
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