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Amarcord

Quando il Napoli di Mazzarri “fece passare” Conte alla difesa a 3 nella sua carriera

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Sliding door nella carriera del tecnico salentino nel match del 29 novembre 2011
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Sabato alle 18.00 il tecnico del Napoli Antonio Conteritorna allo Stadium da avversario, dopo aver allenato la Juve per tre stagioni dal 2011 al 2014 e aver giocato con la maglia bianconera dal 1991 fino al suo ritiro da calciatore nel 2004. Gli azzurri, dopo un inizio stentato a Verona, hanno reagito alla grande e hanno scavalcato i bianconeri di Thiago Motta in classifica (9 punti contro 8) dopo le tre vittorie consecutive dei partenopei e il doppio pareggio a reti bianche della Vecchia Signora. Dopo undici anni Antonio Conte ha riportato la difesa a tre nell'undici iniziale del Napoli. Infatti, Walter Mazzarri fu l'ultimo tecnico ad utilizzare questo modulo nel 2013 (salvo la parentesi della scorsa stagione grazie al suo ritorno). Da allora il Napoli è sempre sceso in campo con la difesa a quattro.

Quando Conte contro il Napoli passò dal 4-2-4 al 3-5-2 in carriera

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Il 29 novembre 2011, durante il match del recupero dell'undicesima giornata fra Napoli e Juve al San Paolo, l'allora tecnico bianconero per contrastare a centrocampo gli azzurri di Mazzarri, schierati con il 3-4-2-1, sorprese tutti con la scelta della difesa a tre. Il tecnico salentino in carriera aveva sempre giocato con un 4-4-2 molto offensivo, praticamente un 4-2-4, ma a Napoli decise di giocare con un inedito 3-5-2, in primis per irrobustire il sistema difensivo e in secondo luogo per costruire un centrocampo dinamico, capace di occupare tutti gli spazi e in cui Pirlo poteva prendersi qualche libertà tattica in più. All'inizio l'idea tattica di Antonio Conte non sortì gli effetti sperati. Infatti, il Napoli chiuse la prima frazione di gioco con un rassicurante 2-0 grazie alle reti di Hamsik al 23° e Pandev al 40°. Nel secondo tempo la Juve scese in campo con un altro piglio a accorciò subito le distanze con Matri al terzo minuto. Al 69° Pandev segnò la sua personale doppietta che sembrava aver chiuso definitivamente il match, ma in sei minuti i carneadi Estigarribia al 72° e Pepe al 78° pareggiarono clamorosamente i conti per gli uomini di Conte che salvò la sua imbattibilità in campionato, portata avanti fino all'ultima giornata. L’esperimento di Napoli andò bene, ma la difesa a tre non venne introdotta in pianta stabile dal tecnico a causa dei tanti gol subiti. Infatti, Conte continuò a prediligere il 4-3-3 fino a gennaio, quando un 3-0 alla Roma in Coppa Italia lo convinse a passare definitivamente al 3-5-2. La Juve con Antonio Conte vinse lo scudetto dopo nove anni di digiuno, il primo dopo lo scandalo di Calciopoli, con 84 punti (4 in più del Milan secondo) frutto di 23 vittorie e ben 15 pareggi.


A cura di Domenico D'Ausilio

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