Vedi Napoli e poi...sei costretto ad emigrare
—All'età di 26 anni, in piena maturità calcistica, Fabio Quagliarella approda al Napoli. Siamo nel 2009 e finalmente veste la maglia della sua città e quella per cui da sempre fa il tifo. Finalmente profeta in patria, scoppia l'amore con la piazza. Prodezze, giocate, gol, assist: conclude il campionato 2009-10, il primo con Mazzarri in panchina, con 34 presenze e 11 reti. Nell'estate però succede qualcosa di incomprensibile per molti: è addio, repentino, improvviso. E non ad una squadra qualsiasi ma alla Juve. Scoppia il putiferio, viene etichettato ovunque come un traditore e fischiato senza mezzi termini ogni volta che torna nell'ex "San Paolo". Troppo grande la delusione dei tifosi azzurri per essere andato alla rivale di sempre. La verità, però, verrà a galla solo qualche anno dopo. Una brutta storia extracampo. In pratica l'attaccante è finito vittima di stalking, da un presunto amico carabiniere. Ed è dovuto emigrare per non far star male lui e la sua famiglia alle prese con richieste e minacce sempre più consistenti. Unica proposta disponibile quella della Juve, fu così costretto ad accettare. Questo lo riabilita alla piazza e da allora ha sempre avuto attestati di stima e riconoscenza dai suoi ex tifosi.
Finale in crescendo
—Conclusa anche la parentesi juventina resta a Torino ma cambia sponda della città: va in granata dov'è di ritorno dopo averci giocato da giovane. Finale di carriera in calo con l'età che avanza? Nemmeno per sogno. Anzi, se vogliamo, è qui che la leggenda di Quagliarella si consolida. Tra Torino e Sampdoria (dove ritorna nel 2016), segnando gol spettacolari e vincendo anche la classifica cannonieri nel 2018-19 con 29 reti. Il resto è un finale in crescendo, fino al probabile addio di domenica. Grazie di tutto Fabio, napoletano vero con il Napoli nel destino. I veri tifosi del calcio non ti dimenticheranno mai. Quale futuro? Forse nella dirigenza della Sampdoria, considerando il fallimento scongiurato da parte del club blucerchiato.
a cura di Tony Sarnataro
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