editoriali

Pressing, intensità e tanta (tantissima) personalità: come giocano le squadre di Conte

conte
Andiamo a scoprire come potrà essere messo in campo il nuovo Napoli di Antonio Conte
Ugo Casadio

Antonio Conte è finalmente il nuovo allenatore del Napoli. Colpo grosso della dirigenza azzurra che si assicura uno dei migliori tecnici al mondo dal quale ripartire dopo la sciagurata stagione appena trascorsa. Ma come gioca l'ex CT?

Intensità al servizio della personalità: il nuovo Napoli di Conte

—  

La prima versione ad alti livelli di Antonio Conte vedeva il suo 4-2-4 estremamente offensivo riportare la Juventus al massimo splendore in Italia. Gli esterni offensivi erano chiamati ad un lavoro durissimo per poter supportare il centrocampo in fase di non possesso, ma allo stesso tempo cercare di non far mancare supporto alle due punte.


L'evoluzione

—  

L'evoluzione di Antonio Conte lo ha portato a sposare la filosofia della difesa a tre. La preparazione atletica resta sempre immutata con sessioni, a detta dei calciatori, distruttive fisicamente ma che poi porteranno i frutti desiderati durante la stagione. Si, perché il canovaccio ricercato è quello dell'intensità, del pressing, del non stare mai fermi. Addio alla difesa a tre come idea difensivista e catenacciara. Benvenuta filosofia moderna.

Chi potrebbe beneficiarne?

—  

A seconda che si possa trattare di 3-4-2-1 o 3-5-2, a beneficiare di questo arrivo in panchina potrebbero essere svariati calciatori. Con i due trequartisti dietro la punta andrebbe a nozze il talento di Khvicha Kvaratskhelia che avrebbe licenza di poter svariare nelle zone a cavallo tra le linee di difesa e centrocampo avversario. Chi invece, a prescindere dai due moduli, potrebbe trarne vantaggio sono gli esterni di centrocampo che avrebbero licenza di spingere cavalcando la fascia a proprio piacimento (Olivera su tutti). Quanto alla fase difensiva potrebbero trarre vantaggio da un eventuale passaggio a tre dietro anche Rrahmani e Ostigard che con un assetto più spregiudicato e con più campo da coprire hanno mostrato diverse lacune. Inutile sottolineare che un futuro (seppur non scontato) arrivo di Alessandro Buongiorno, consegnerebbe ad Antonio Conte uno dei migliori difensori del campionato italiano che ha davvero ben figurato nella retroguardia granata di Ivan Juric. Il centrale del Toro e della Nazionale, va a nozze in un assetto difensivo nel quale ha licenza di potersi attaccare alle spalle della punta avversaria non permettendole di respirare. A Napoli potrebbe avere la definitiva consacrazione nel mondo dei grandi.

A cura di Ugo Casadio 

© RIPRODUZIONE RISERVATA