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Bomber inatteso

Dall’esclusione con l’Italia al gol alla Juve: Politano, l’eroe che vive in penombra

Sara Ghezzi

Matteo Politano, storia di un eroe da seconda pagina

La favola è il genere letterario che ci riporta alla nostra infanzia, attraverso cui impariamo a conoscere il mondo in modo particolare. Ogni favola che si rispetti ha un eroe, un antagonista, una principessa e l’aiutante dell’eroe. Quest’ultimo molto spesso rimane defilato, in penombra, nonostante la sua figura sia fondamentale per portare a termine la missione. L’affezione che si ha nei confronti della favola si riflette nel mondo del calcio. Infatti spesso nelle storie di calciatori, allenatori o tifosi si cerca sempre quella magia delle favole per continuare a credere che in fondo è dal letame che nascono i fiori. La favola da raccontare oggi ai tifosi del Napoli è quella di Matteo Politano, l’attaccante che sabato pomeriggio ha siglato il gol del pareggio contro la Juventus.

Politano, un talento puro

Matteo nelle favole sarebbe l’aiutante dell’eroe. Quello che non si prende le prime pagine ma che è fondamentale per il Napoli. Sì, perché è uno di quei calciatori che parla poco ma corre tanto, uno di quelli che difficilmente lo si vede litigare con gli avversari o gli arbitri, uno di quelli che se parte dalla panchina non si mette con il muso lungo. Ma quando entra corre il doppio. Matteo è uno di quei calciatori che ogni allenatore vorrebbe avere nella propria squadra perché ha la grande capacità di cambiare la partita. Salta l’uomo con facilità, ha un mancino da far invidia a molti, e soprattutto sa sacrificarsi. Infatti molto spesso lo si ritrova in difesa per aiutare i compagni come fa Insigne dall'altra parte.

Politano, una carriera tra alti e bassi

Eppure Matteo ha sempre dovuto dimostrare di essere un gran bel giocatore. Lui romano di nascita, cresce nella squadra della sua città che non punterà mai su di lui. Poi arriva il Sassuolo club che crede fortemente nelle sue potenzialità. Proprio con i neroverdi Politanofa vedere le cose migliori attirando le attenzioni dei top club italiani, tra cui anche il Napoli con cui sembra tutto fatto nel gennaio 2018 ma a causa di vari eventi il suo arrivo non si concretizza. Così Matteo rimane a Reggio Emilia, ma nel giugno dello stesso anno arriva finalmente il grande salto: l’Inter bussa la sua porta e lui prende il treno di corsa. Dopo una prima stagione abbastanza positiva con Spalletti, l'arrivo di Conte rovina i suoi piani e nel gennaio del 2019 finisce sul mercato. La Roma sembra esser la sua destinazione ma qualcosa va storto e Matteo rimane a Milano.

Finalmente il Napoli e una storia d'amore che gli regala la sua stagione migliore

Il destino però molto spesso gioca strani scherzi e nel gennaio del 2020 si ripresenta il Napoli che non lo ha mai mollato. Finalmente l’operazione si concretizza e Matteo può “rifarsi” della brutta annata. L’attaccante entra i punta di piedi nello spogliatoio azzurro, come suo stile, ma con la determinazione che lo contraddistingue. Il ragazzo ha voglia di rivalsa e sul campo si vede tutta. Diventa il dodicesimo uomo di Gattuso e lui ripaga la sua fiducia sul campo. Nella sua prima stagione a Napoli vince la Coppa Italia mettendo a segno anche un rigore nella lotteria contro la Juventus. E a luglio del 2020 si regala anche la sua prima gioia in campionato siglando un gol decisivo per gli azzurri nella vittoria contro l’Udinese. La sua seconda stagione in azzurro è per lui quella del record personale di segnature, molte decisive per la squadra di Gattuso come quella contro la Real Sociedad in Europa League o quella contro il Milan. Matteo segna gol belli, Matteo segna gol decisivi, offre prestazioni esaltanti, mostra dedizione, attaccamento alla maglia e soprattutto sorride tanto mentre prova a conquistarsi un posto nell’Italia di Roberto Mancini.

Dalla delusione per la mancata convocazione in Nazionale al suo ennesimo gol decisivo

Ma Politano nonostante una super stagione non sarà tra i protagonisti dell'Italia a Euro 2020, il ct azzurro infatti gli ha preferito altri giocatori. Lui come sua abitudine non ha mostrato risentimento, si è goduto le vacanze con la sua Ginevra, ha vissuto l’emozione di diventare padre della bellissima Giselle e si è rimesso le scarpette al piede per ricominciare a correre verso la nuova stagione. Intanto sulla panchina del Napoli è arrivato Spalletti, suo grande estimatore, e Matteo vuole dimostrare ancora una volta di non essere un comprimario. E mentre tutti invocano Insigne, Osimhen o Lozano, lui corre in mezzo al campo tra attacco e difesa, e soprattutto si fa trovare pronto sotto porta per siglare il gol del pareggio degli azzurri contro la Juventus. Ha voglia di fare il ragazzo, ha voglia di vivere emozioni con la maglia azzurra che ormai si è cucito addosso, ha voglia di conquistarsi quel posto in Nazionale che meriterebbe per il suo talento, per il suo essere decisivo, per il suo essere un bravo ragazzo. Matteo non è l’eroe che finisce in prima pagina, ma è quello senza cui molte volte la favola non avrebbe il lieto fine.

A cura di Sara Ghezzi

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