Le caratteristiche e il mito di Buffon
—In realtà, prima dell’esperienza con la Pro Patria Caprile aveva già debuttato in Italia. Era il 26 agosto 2018 ed Elia indossava i colori del Chievo, con cui aveva fatto tutta la trafila dalle giovanili alla Primavera. L'allenatore della prima squadra, Lorenzo D'Anna, gli diede una chance convocandolo tra i grandi. Il debutto non fu dei migliori: il Chievo perse sonoramente contro la Fiorentina per 6-1, ma per Elia fu l’inizio del suo percorso di crescita. Infatti, è col Bari che ha avuto la sua esplosione conquistando così la possibilità anche di giocarsi l'Europeo con l'Italia U21. La scorsa stagione ha avuto anche l’incontro dei suoi sogni: quello col suo idolo di sempre Gianluigi Buffon. Per Caprile Gigi è stata una vera e propria ossessione, colui che lo ha portato a muovere i suoi primi passi tra i pali.
“Ho cominciato a giocare per Buffon, quando l'ho visto vincere il mondiale nel 2006 e ho sempre fatto il portiere con la sua maglia della nazionale addosso", aveva detto Caprile: è il suo sogno è diventato realtà quando nella vittoria per 4-0 del Bari sul Parma a fine gara ha scambiato la maglia con Gigi. Due generazioni a confronto con alcune somiglianze anche nelle caratteristiche. Infatti, Caprile è molto bravo tra i pali, è agile e rapido nelle parate basse: qualità che hanno contrassegnato la carriera del suo idolo. Poi, ha anche un fisico imponente condito da una grande intuizione e capacità anche nelle uscite alte. Caratteristica importante, soprattutto per chi predica la cosiddetta uscita dal basso, è la sua qualità coi piedi: è mancino, molto preciso nei rinvii che esegue rapidamente. Insomma gli ingredienti ci sono tutti e il Napoli con Caprile si assicura il futuro della porta con un Gen Z che ha già l’esperienza di un big.
A cura di Giovanni Frezzetti
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