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È nata una stella?

Bocciato perché troppo basso: ora Ounas è l’arma segreta del Napoli

Giovanni Frezzetti

Spalletti è l’uomo giusto per domare l'anarchia tattica dell'algerino e farlo diventare una delle sue étoiles

Spalletti voleva incatenarsi per Koulibaly, per farlo restare al Napoli: alla fine l’ha fatto anche per Adam Ounas. Sono state tante le voci di mercato che si sono susseguite sull’algerino, come sono stati tanti i corteggiamenti per accaparrarsi le sue prestazioni. Ma Spalletti ha detto no, ha intravisto qualcosa in Adam e ha deciso di farlo rientrare nella schiera delle sue étoiles.

Bocciato perché troppo basso: ora Ounas è l’étoile di Spalletti

Ounas è arrivato a Napoli dopo una storia calcistica abbastanza turbolenta. Si appassiona al calcio sin da piccolo grazie al padre (l’ex portiere Hadju Ounas). A 15 anni gioca nel Tours, club francese, ma l’allenatore non crede in lui: Adam è troppo basso (172 centimetri) e non rientrava nelle preferenze del tecnico, legato ancora ai vecchi pregiudizi calcistici in cui si prediligevano attaccanti fisici. Ma il talento di Adam è talmente cristallino che la svolta è dietro l’angolo. Ad una partita di beneficenza, nella quale era presente un emissario del Bordeaux, viene notato: l’osservatore rimane stregato dalle sue qualità tecniche.

Proprio al Bordeaux esplode, ed è allora che arriva la chiamata del Napoli. Tanti prestiti e poche volete in campo con la maglia azzurra per Ounas, fino all’arrivo di Luciano Spalletti. Nonostante Adam possa apparire come un cavallo pazzo, un anarchico (tatticamente parlando), Spalletti ha fatto capire sin da subito di volerci puntare. Il tecnico toscano si è speso in prima persona per farlo restare: Adam può essere una risorsa a sorpresa di questo Napoli. Col Genoa è entrato ed ha spaccato la partita: fame e cattiveria agonistica erano ben visibili nei suoi occhi. Ma come può essere concretamente l’arma segreta di Spalletti?

Sicuramente Ounas si trova maggiormente a suo agio sulla fascia destra per poter rientrare sul mancino, come Politano per intenderci. Ma a differenza dell’esterno italiano, Adam sicuramente garantisce meno in fase di copertura, ed ha sicuramente da migliorare nell’ultimo passaggio. Ma le sue qualità nel dribbling e nell’accelerazione sono fuori discussione. Questo è una dei motivi per cui Spalletti vuole puntarci: Ounas può spaccare le partita a gara in corso o può essere utile dal primo minuto contro squadre che si presenta con un atteggiamento remissivo e votato al catenaccio. Altro ruolo in cui può tornare utile è quello di sottopunta: a Crotone ha incantato in quella posizione. Per ora Spalletti sta utilizzando in 4-3-3, ma chissà che al rientro di Demme non ritorni al 4-2-3-1, suo marchio di fabbrica. Ecco che Adam calza a pennello: può sicuramente essere un’alternativa maggiormente offensiva rispetto a Zielinski, maestro di quel ruolo. Dunque, Adam è un jolly. Ounas ha la sua grande opportunità per esplodere: a Napoli non ha mai trovato un tecnico che credesse così tanto in lui. Spalletti è l’uomo giusto, può domare l’anarchia di Adam e trasformarlo in un’étoile che improvvisamente brilla sullo sfondo del Vesuvio.

A cura di Giovanni Frezzetti

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