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editoriali

Spalletti tradito dall’inesperienza di Ndombele: al Maradona è solo una comparsa

Spalletti tradito dall’inesperienza di Ndombele: al Maradona è solo una comparsa - immagine 1
Il centrocampista francese è uno dei peggiori in campo contro il Milan, con l'errore sul vantaggio rossonero che peserà come un macigno per la qualificazione

Correva l'estate 2019, quando il Tottenham si assicurò uno dei migliori centrocampisti del momento. Tanguy Ndombele lasciava il Lione per la cifra di sessantadue milioni di euro. La carriera appare essere tutta in discesa, ma solo a distanza di anni verranno fuori le difficoltà di un calciatore troppo spesso "svogliato" e perché no, forse anche senza passione. Nel match di Champions League, tra Napoli e Milan, il giocatore francese ha nuovamente toccato il punto di più basso della sua esperienza calcistica.

La quiete prima della tempesta

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L'andata dei Quarti di finale lascia scorie pericolose nell'aria. Oltre alla sconfitta per 1-0, Luciano Spalletti dovrà fare a meno di Kim e Anguissa nel ritorno al Maradona. Come giusto che sia, rimpiazzare due calciatori di questo calibro appare una missione assai difficile per il tecnico toscano. La rosa è lunga ed i calciatori sono tutti affidabili allo stesso modo. Inevitabilmente la scelta ricade su Ndombele, uno di quelli che (almeno sulla carta) dovrebbe saper gestire pressioni del genere. Dopo un inizio a ritmi abbastanza alti, accade l'impensabile. Il mancato stop del francese regala una ripartenza a Leao che volerà indisturbato verso la porta di Meret, dove ad attenderlo ci sarà Olivier Giroud per siglare il vantaggio rossonero. Gli errori nella suddetta azione sono ben due: la superficialità nel controllare un pallone apparentemente "semplice" e la mancata cattiveria nel mettere fine ad un pericoloso contropiede. Sbagli del genere sono certamente ammessi, ma non da uomini che vivono di calcio. Non a caso, la partita dell'ex Lione sarà tutta in salita, viste le difficoltà fisiche e sopratutto morali. Nel postpartita, il primo a parlare di "azione ingenua" è il tecnico azzurro, il quale appare subito molto amareggiato per quanto visto in campo. Ovviamente, la colpa non è del tutto attribuibile al classe 1996, ma essere il cosiddetto sostituto di Anguissa porta con sé un peso speciale. La realtà è alquanto diversa, visto che inevitabilmente l'allenatore di Certaldo si aspettava la giusta maturità da un calciatore che quasi sempre svolge il semplicissimo ruolo di comparsa. Il riscatto di Ndombele è in bilico e dopo ieri sera lo sarà ancor più. Allo stadio Diego Armando Maradona, c'è stata una prova schiacciante che con ogni probabilità frenerà la società azzurra. Il prezzo per l'acquisto definitivo si aggira intorno ai venti milioni di euro, che almeno per il momento son davvero tanti. La forma fisica, la voglia di incidere e la determinazione sono aspetti "inesistenti" nella testa del calciatore francese. Il peso del match era chiaro, e il mediano azzurro non l'ha interpretato con la giusta convinzione, motivo per il quale è diventato protagonista in negativo. Un ulteriore aspetto da analizzare riguarda le prestazioni precedenti, visto che ben poche volte è sembrato essere al posto giusto nel momento giusto. Bisogna "ammettere" che il prestito secco è stato un colpo last minute di Giuntoli, ma al tempo stesso ci si aspettava di più, molto di più da Tanguy. Forse le strade si separeranno al termine della stagione, ma resterà per sempre la delusione per quello che poteva essere ma che non è stato e che forse non sarà mai.

A cura di Giuseppe Ferrara