editoriali

Quando Maradona firmò il patto scudetto a Vietri prima di Napoli-Udinese

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Il retroscena del ritiro prepartita a Vietri prima del match del giorno dell'Epifania 1985
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Domenica sera alle 20.45 il Napoli di Conte ospita l'Udinese di Runjaic allo stadio Maradona, la gara è valida per la quinta giornata di ritorno del campionato di Serie A. Gli azzurri sono primi con tre punti di vantaggio sull'Inter e proveranno a restare in testa alla classifica dopo la sconfitta dei nerazzurri a Firenze nel recupero della 14a giornata. I partenopei, dunque, sono in piena lotta scudetto, così come lo è stato il Napoli di Maradona negli anni 80, riuscendo a vincerlo per due volte. Tutto nacque alla vigilia di un match contro l'Udinese, in programma nel giorno dell'Epifania di 40 anni fa.

Napoli-Udinese 1984-1985, il patto scudetto di Maradona a Vietri

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Gli azzurri venivano da un periodo non proprio positivo, avevano chiuso il 1984 al terzultimo posto in classifica con soli 9 punti conquistati - in compagnia proprio dell'Udinese e della Lazio e davanti solo ad Ascoli e Cremonese - nonostante l'arrivo in rosa di Diego Armando Maradona durante l'estate. Il club guidato da Corrado Ferlaino e l'allenatore Rino Marchesi imposero il ritiro alla squadra a Vietri sul Mare, cittadina della Costiera Amalfitana. C'erano molti dissidi interni nello spogliatoio azzurro, in primis quello tra Salvatore Bagni e Diego Armando Maradona. Entrambi erano arrivati nel mercato estivo del 1984 e il mediano azzurro mal sopportava le bizze del campione argentino. Era la sera del 4 gennaio quando iniziò il ritiro: il clima era pesante perché Maradona non accettò quella decisione e, inoltre, ignorava l'usanza italiana del ritiro punitivo. Di contro, Bagni e altri azzurri contestarono l'assenza di Diego. Il capitano, palo 'e fierroBruscolotti, fece da mediatore e convinse Maradona a raggiungere la squadra il giorno successivo. In quell'occasione volarono parole grosse dopo l'allenamento di rifinitura, al quale partecipò il Pibe de Oro. Nella sala dell'albergo i calciatori si confrontarono e alla fine scoppiò la pace, con un abbraccio tra Maradona e Bagni e con il resto della squadra.


Lì nacque il patto scudetto del Napoli, il quale si tirò fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione, battendo l'Udinese con un pirotecnico 4-3 al San Paolo. Al vantaggio ospite di Edinho risposero Maradona e Bertoni, poi pareggiò Miano (che andò al Napoli per una stagione, quella post scudetto 1987-1988) verso la fine del primo tempo. Le doppiette di Maradona e Bertoni misero le cose a posto nella ripresa e nel finale Billia fissò il punteggio sul 4-3 anche grazie ad una papera di Castellini. Da allora il Napoli non si fermò più e concluse quella stagione all'ottavo posto con 33 punti, ben 20 conquistati soltanto nel girone di ritorno, un ritmo da zona Uefa. Nel 1985-1986 arrivò il podio, grazie al terzo posto a quota 39 e poi arrivò finalmente il trionfo del 1986-1987 che aprì il ciclo d'oro degli azzurri che conquistarono anche la coppa Italia 1987, la coppa Uefa 1989, un altro scudetto nel 1990 e la Supercoppa italiana 1990. Domenica un'altra sfida tra Napoli e Udinese ma che profuma di scudetto.

A cura di Domenico D'Ausilio

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